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Napoli, 23 settembre 1985. A pochi metri da casa, il giornalista Giancarlo Siani viene freddato dalla camorra con 10 colpi di pistola alla testa. A trent’anni da quell’omicidio, è proprio dall’omaggio al giovane cronista de Il Mattino, ucciso per le sue inchieste sulla criminalità organizzata, che riparte Trame.5, il festival dei libri sulle mafie, l’unico in Italia e nel mondo (dal 17 al 21 giugno) che si svolge nel centro storico di Lamezia. Un’edizione, spiega il direttore artistico, Gaetano Savatteri, dedicata ai «giovani favolosi, quelle ragazze e quei ragazzi, che in tutta Italia lottano contro le mafie e per la libertà».

Il festival è prodotto e organizzato dalla fondazione Trame, con la collaborazione dell’Associazione antiracket Lamezia.
Trame.5 sarà una miscela di incontri, dibattiti, cinema, musica, teatro, letteratura, fotografia. Una non stop di cinque giorni d’impegno sociale per promuovere, attraverso la cultura, una forma di lotta alle mafie che passi attraverso la consapevolezza. «Il valore assoluto del festival è la scelta – spiega Savatteri -, di occupare una sedia in piazza e mettersi all’ascolto di un racconto, che è scrittura, documento, testimonianza diretta di un fenomeno sociale che è scritto al vocabolario sotto la voce: mafie».

Autori, artisti, volontari, testimoni, persone, in una città ad alta densità ’ndranghetista che accoglie, ospita e sostiene da cinque anni un festival di cultura antimafia. Cinque giorni, sessanta eventi, più di cento volontari che come ogni anno giungeranno da tutta Italia (e a cui quest’anno si uniranno gli attivisti di Legambiente) sono i numeri dell’edizione 2015 (www.tramefestival.it). La giornata d’apertura sarà dedicata a Siani e un’installazione, curata dell’artista e docente di scenotecnica Renzo Bellanca, vedrà al centro della scena la Méhari del giornalista napoletano.

Molti i libri in programma dedicati alle vittime di mafia. A tal proposito Massimo Bray, presidente di Treccani, partner di Trame.5, ha annunciato che «il portale dell’Enciclopedia Treccani ospiterà anche le biografie di tutte le vittime della mafia: siamo convinti che i libri siano uno dei modi maggiori per combattere la criminalità organizzata». Ma la produzione letteraria in tema di mafia non può essere decontestualizzata. Ampio spazio, dunque, all’attualità politica con la presenza nella giornata inaugurale di Rosy Bindi, presidente dell’Antimafia, e un approfondimento su Mafia capitale, con Savatteri, Giancarlo De Cataldo e Michele Prestipino.
Trame.5 prevede anche una incursione nel cinema e nel teatro: al debutto, Buttanissima Sicilia, spettacolo-evento di Pietrangelo Buttafuoco con la regia di Giuseppe Sottile. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Courmayeur Noir Festival, sarà in cartellone una maratona di documentari storici sulle mafie, alcuni dei quali inediti, direttamente dagli archivi dell’Istituto Luce di Cinecittà.

Maurizio-de-Giovanni

Tra le anteprime di quest’anno spiccano il reading di Luigi Lo Cascio sulle pagine di Pippo Fava, Impastato e Siani e quello di Maurizio De Giovanni che leggerà brani del suo prossimo romanzo: Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi, edito da Einaudi, mentre Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, presenterà i dati del Rapporto sulle Ecomafie, in diffusione pubblica da fine giugno.