Ieri nuovi intensi raid sulle posizioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) nel nord dell’Iraq sono stati lanciati ieri dalle forze aeree turche. Ne dà notizia il ministero della Difesa di Ankara, precisando che sono stati colpiti «quartier generali, rifugi e bunker» dei militanti curdi nel distretto di Qandil, dove «i leader del gruppo terroristico stavano preparando attacchi contro unità delle forze armate turche lungo la frontiera». Giovedì scorso unità delle forze armate e dell’intelligence della Turchia avevano condotto un’operazione congiunta contro una base del Pkk sul monte Qandil. I servizi di Erdogan avevano messo nel mirino un incontro tra Riza Altun, braccio destro del leader del Pkk Cemil Bayik, e altri esponenti di spicco del movimento, che la Turchia (come del resto Unione europea e Stati Uniti) considera un’organizzazione terroristica. In quel caso i servizi avevano annunciato il ferimento grave di Altun, oltre alla «neutralizzazione» di Mikhail Ozdemir, detto Navdar, addetto alle relazioni estere del Pkk e di altri leader presenti al meeting.