Ieri la corte militare israeliana di Ofer ha rilasciato su cauzione (1.500 dollari) Nour Tamimi, la cugina 21enne di Ahed Tamimi, la giovane palestinese diventata simbolo delle proteste palestinesi. Su di lei non si hanno certezze, dopo la presentazione di dodici diversi capi di accusa.

E mentre altre decine di palestinesi sono stati arrestati in raid notturni dell’esercito israeliano negli ultimi giorni, ieri è stata giornata di tensione nel villaggio di Deir Nitham: durante i funerali di Musaab Tamimi, 16enne ucciso mercoledì con un colpo alla testa dai soldati, l’esercito ha circondato la comunità e lanciato gas lacrimogeni e granate stordenti contro i residenti che hanno lanciato pietre. Un adolescente è stato ferito alla testa da un proiettile e versa ora in gravi condizioni.

Ma la tensione è alta anche a Gaza dove giovedì centinaia di palestinesi hanno manifestato la loro rabbia per la carenza di energia elettrica. Target delle proteste sia Hamas che l’Autorità Palestinese, che da parte sua ha annunciato due giorni fa che Israele – responsabile del blocco sulla Striscia – sarebbe tornato a fornire elettricità. Nessuna conferma da Tel Aviv che chiede per le forniture 2,8 milioni di dollari al mese.