Le immagini che arrivano da Saada, nord dello Yemen, sono terribili: sulle auto dei soccorritori i bambini arrivano in ospedale, in spalla gli zainetti sporchi e insanguinati. La coalizione a guida saudita ha compiuto ieri l’ennesima strage: un raid ha colpito uno scuolabus mentre attraversava un mercato nel villaggio di Dahyan: «L’ospedale che sosteniamo – scrive la Croce Rossa – ha ricevuto i corpi di 29 bambini sotto i 15 anni e 48 feriti, di cui 30 minori».

I morti sono di più: 43 in totale, 61 i feriti, distribuiti su diversi ospedali: Saada da sola non riesce a gestirli tutti. Riyadh risponde dicendo di aver preso di mira dei lanciatori di razzi. Diversa la versione di giornalisti e testimoni: non c’erano combattenti Houthi nell’area, solo un mercato.

Furiosa l’Unicef: «Basta scuse! – dice Geert Cappelaere, direttore dell’agenzia per Medio Oriente e Nord Africa – Davvero il mondo ha bisogno di altre vite innocenti di bambini per fermare questa guerra crudele contro i bimbi in Yemen?».