Ieri il segretario di Stato Usa Tillerson ha incontrato i rappresentanti di Gran Bretagna, Arabia Saudita, Oman e Emirati Arabi per discutere della crisi yemenita. Tillerson ha parlato di «sostegno al processo Onu in corso».

Intanto l’ambasciatore yemenita negli Usa Mubarak riportava all’agenzia araba Asharq Al-Awsat dei colloqui avuti con la nuova amministrazione Usa: una soluzione politica in Yemen deve passare per la tutela degli interessi americani nella regione e la sicurezza dei paesi del Golfo, rendendo dunque necessaria maggiore cooperazione con la coalizione a guida saudita.

Quella che massacra il paese dal marzo 2015 e che ieri ha commesso l’ennesima strage: a nord della capitale Sana’a, un raid aereo ha centrato la casa di un leader tribale, dove si stava svolgendo un funerale: nove morti, di cui otto donne e un bambino.