Il consiglio dell’Authority per le comunicazioni ieri ha esaminato il caso dell’anteprima di «Porta a Porta» trasformata in un comizio elettorale di Matteo Salvini durante l’intervallo di Juve-Roma, mercoledì scorso. La vicenda è stata inserita nella pratica «presunta inosservanza da parte di Rai dei propri doveri di conformità ai principi di pluralismo, completezza e correttezza dell’informazione». Aspettando l’eventuale verdetto, si accelera un’altra pratica, quella delle nomine nei Tg.

Ieri il ministro dell’Economia Gualtieri ha incontrato Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai da tempo nel mirino dei dem, invitandolo a un «cambio di passo» e a una particolare attenzione ai «valori costituzionali ed europei». Insomma, attenzione ai sovranisti. I prossimi cda Rai nel frattempo sono stati convocati per il 30 gennaio e il 14 febbraio. Il nuovo totonomi parla di Mario Orfeo non più al Tg3 ma alla importante direzione Approfondimenti, con Andrea Montanari al Tg3 al posto di Giuseppina Paterniti, che andrebbe alla direzione per la garanzia del pluralismo. Al Tg1 dopo il crollo 5S il direttore Giuseppe Carboni è più debole ma i dem hanno già fatto il pieno.