I partecipanti al Concorso pubblico della Regione Lazio per l’assunzione di 60 unità di personale a tempo pieno e indeterminato, con il profilo professionale di Assistente mercato e servizi per il lavoro per il potenziamento dei centri per l’impiego e le politiche attive del lavoro debbono scaricare dal sito un quiz di cultura generale con domande tendenziose che esplicitano giudizi storico-politici discutibili e reazionari.

In particolare la domanda n. 0065 liquida in maniera perentoria il 1968: «In che anno iniziò una tumultuosa agitazione giovanile e studentesca, che compromise gravemente la resa dello studio nelle università e nelle scuole secondarie superiori, senza per altro conseguire risultati significativi e durevoli contro l’’autoritarismo’, vero o presunto, delle istituzioni? A) 1968. B) 1976. C) 1988».

È vergognoso che si cerchi di inculcare il revisionismo storico attraverso uno strumento come i quiz per un concorso. E’ l’autore del quesito che merita la bocciatura insieme alla Giunta regionale che lo pubblica sul proprio sito. L’autoritarismo della società pre-sessantotto in Italia e in Europa era presunto? Dal movimento non derivarono conquiste nel campo della democrazia e dei diritti civili e sociali? Solo dei reazionari possono sostenere una cosa del genere.

È sintomatico che questa visione della storia venga proposta a chi dovrà operare nei centri per l’impiego.
Se uno degli slogan più gettonati dell’epoca della rivolta studentesca e operaia fu «ribellarsi è giusto» ora bisogna inculcare nella testa della forza lavoro la rassegnazione alla precarietà e ai bassi salari.

Quindi nei centri per l’impiego bisogna insegnare che il ’68 è stato un disastro. Invitiamo il Presidente Zingaretti e la sua Giunta a ritirare questo obbrobrio e questa offesa alla memoria storica.

*Segretario nazionale Rifondazione Comunista-Sinistra Europea