Gentile ministra Azzolina,

come lei sa, in questi giorni sono iniziate le attività didattiche nelle scuole statali di Milano e Provincia. La scuola è ripartita ma senza nessun organico aggiuntivo Covid e con una media del 50% di docenti mancanti nell’organico, mentre risulta che le graduatorie siano state predisposte ed ultimate dagli uffici centrali competenti solo alla fine della settimana del 7 settembre. Risulta anche che in data 15 settembre gli uffici centrali non avevano ancora iniziato le operazioni di nomina per i vari ordini di scuola. Si tratta di un ritardo che certo rende ancor più complesso l’avvio dell’anno scolastico.

A questa situazione si è aggiunta la inopinata decisione del Direttore dell’Ust Milano, dottor Marco Bussetti (ex ministro dell’Istruzione del governo a trazione leghista), il quale il 10 settembre u.s. ha pubblicato una Nota con la quale dapprima, come di consueto, autorizzava i dirigenti scolastici ad utilizzare le vecchie graduatorie dei supplenti, quella già in vigore nell’anno scolastico 2019-2020, per coprire i posti vacanti nell’attesa della nomina dell’avente diritto. Tale procedura è però stata subito contraddetta nel pomeriggio del giorno successivo, venerdì 11 settembre, da una nuova nota del Direttore Bussetti, con la quale veniva revocato quel provvedimento, per non meglio precisate «indicazioni recentemente ricevute».

Si aggiunga che il 16 settembre la responsabile dell’Usr Lombardia ha emanato un ulteriore provvedimento con cui si prevede che i dirigenti scolastici potranno nominare gli aventi diritto quando saranno disponibili le nuove graduatorie d’istituto e si aggiunge, però, che dette nomine potranno essere superate da quelle successive dell’ufficio scolastico provinciale. Si tratta di una decisione contraddittoria perché se è vero che i dirigenti scolastici potranno, forse, coprire i posti a fine settembre è anche vero che ad ottobre arriveranno nuovi docenti. Si capisce sin troppo bene che dei problemi della scuola non importa proprio nulla a nessuno!

Sarebbe stato invece necessario tenere in considerazione l’autonomia dei dirigenti scolastici prevista dal Dpr n. 275 dell’8-3-1999, e demandare agli stessi le nomine dei supplenti anche sui posti vacanti, utilizzando le Graduatorie Provinciali Supplenti, riferite ai nominativi inclusi per il proprio istituto. In tal modo si eviterebbe quel carosello di professori che si annuncia.

Ritengo che il ministro, e in generale il governo, non possano rimanere inerti in una situazione tanto difficile, visto che siamo ben lontani dalla fine dell’emergenza Covid-19, e che, anzi, si dovrebbero prendere tutte le iniziative utili ad agevolare il compito dei dirigenti scolastici, in modo da consentire un avvio di anno scolastico quanto meno difficile possibile per docenti, studenti e famiglie. Sarebbe anche auspicabile che la scuola non venga coinvolta in battaglie politiche tra ministri ed ex ministri che rendono ancor più difficile il già complesso inizio di anno scolastico.

Cordiali saluti.

Gregorio De Falco è senatore del gruppo misto