Per Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalterdrino, alias Daft Punk, quel riff di chitarra malandrino era proprio l’idea centrale del pezzo. Vallo dire ai discografici che dicevano «è un’idea sorpassata». Bene, quell’«idea sorpassata» è il tormentone del 2013: Get lucky, l’inno all’arte del rimorchio da discoteca.

Ma dietro a questo furbo ripescaggio della disco c’è tutta la sapienza di Nile Rodgers, che per gli amanti della musica da ballo è un po’ come nominare – suvvia esageriamo – la coppiaLennon/Mc Cartney.
Per cinque anni con gli Chic ha prodotto una sequenza di hit diventati standard come Good times, Le Freak, I want your love, Dance dance dance, giusto per citare qualche titolo, per poi diventare una sorta di re mida della produzione: da Upside down per Diana Ross, al rilancio di David Bowie (Let’s dance, mai nessun disco del duca bianco ha venduto così tanto) e soprattutto la definitiva consacrazione della giovane Madonna di Like a Virgin (1984).

Ora – dopo la proficua collaborazione con i Daft Punk – Rodgers si è rimesso in moto con gli Chic (sono stati a Aosta il 31 luglio, in un live incandescente trasmesso da Radio 1) e la Warner ha pensato bene di far uscire un doppio album The Chic Organization, compendio in due dischetti di un ben più strutturato boxset in 4 cd uscito due anni fa. Dentro c’è il mondo della coppia (non dimentichiamo che la fortuna degli Chic era anche l’implacabile basso dello sfortunato Bernard Edwards) e molte delle sue collaborazioni; dalle Sister Sledge alla francese Sheila and B. Devotion (Spacer, ricordate?).

Ma se vi capita, recuperate in qualche negozietto un Live al Budokan, registrato il 17 aprile 1996 con annesso dvd. L’ultima testimonianza «on stage» degli originali Chic, poche ore dopo Edwards venne stroncato da un infarto.