La Liguria, si sa, è stata un po’ il cuore della cinefilia italiana più sofisticata. E a differenza di altre regioni la passione per il cinema e le iniziative cineclubiste non sono state concentrate nel capoluogo, anzi spesso hanno connotato le altre provincie. Non solo Genova, quindi, ma anche La Spezia, Savona, Imperia. Il prezioso volume “I cinema della Liguria” (Le Mani, pp. 335) curato da Renato Venturelli, Riccardo Speciale e Stefano Petrella è proprio una storia delle sale cinematografiche liguri dal 1945 al 2015. Un racconto di settant’anni di vita dei cinema liguri distribuiti tra le grandi città e i paesi più minuscoli, dai lussuosi cinema teatri alle piccole strutture di quartiere, dalle gloriose arene estive ai numerosissimi parrocchiali, ai multiplex più recenti. I tre autori hanno fatto uno straordinario lavoro di ricerca, ricostruzione e censimento. Il risultato è una guida imponente e minuziosa alle circa 800 sale raccontate una per una e al tempo stesso una storia della cultura cinematografica in Liguria dal punto di vista dell’esercizio, degli spazi fisici del cinema e di un inesauribile spirito imprenditoriale. Il volume è corredato da un seducente apparato di foto prevalentemente in bianco e nero e da numerose testimonianze di esercenti, distributori, intellettuali e critici liguri tra i quali anche Claudio Fava, Aldo Viganò e Piero Pruzzo.

Areablu Edizioni, la piccola casa editrice nata recentemente a Cava de’ Tirreni, ha dedicato un volume a una delle serie televisive americane più interessanti degli ultimi anni. “EndoApocalisse” curato da Gino Frezza per la collana “The Searchers” (media, comunicazione, società) analizza il fenomeno “The Walking Dead” tra l’immaginario digitale e il post-umano. Per parlare della serie horror di grande successo di pubblico e di critica per le immagini e le azioni significative dei personaggi che ha prodotto sul tema dell’apocalisse, il curatore ha raccolto contributi di vari studiosi (sociologi dei media e della comunicazione, filosofi della politica, teorici del cinema e della televisione) che indagano dalle prospettive più diverse la figura fantastica e immaginaria dello zombi prendendo anche in esame le dinamiche attraverso cui le comunità umane reagiscono all’apparizione del “morto vivente” nel proprio orizzonte di vita. Lo stesso Frezza, Alfonso Amendola, Achille Pisanti, Vincenzo Spisso, Fabrizio Denunzio e altri ricostruiscono i diversi fili che collegano “The Walking Dead” all’omonimo fumetto, allo “zombi revival”, ai cult di Romero, alla narrativa seriale, alle culture musicali contemporanee, alle varie fenomenologie del post-umano. Arricchiscono il volume una preziosa bibliografia e i tanti film e serie tv citati.

Il cinema e il calcio si sono incontrati spesso con fortune (di qualità, di pubblico e di critica) alterne. Da una produzione copiosa e diversificata Ignazio Senatore, psichiatra e critico cinematografico, ha estrapolato “I cento film più belli sul calcio” sottotitolo di “Quando il cinema fa goal” edito da Absolutely Free Editore (pp. 357, euro 18). Magari non sono i più belli ma sicuramente offrono uno spaccato esemplare di come il cinema di tutto il mondo ha rappresentato/raccontato/descritto il football e una passione unica. Dalle commedie di serie A alle parodie di serie B, dalle storie con implicazioni morali ai drammi sportivi, l’autore ha censito le cento pellicole mondiali più significative (in bianco e nero e a colori) firmate da autori importanti o da onesti artigiani, accorpandole per categorie (calcatori, arbitri, tifosi, allenatori) o per filoni (biografici, la politica, l’animazione, la Nazionale ecc…). Ogni film è accompagnato da una scheda tecnica, le frasi cult, la trama, un commento critico. Insomma un libro prezioso per il cinefilo-calciofilo ma anche per i semplici appassionati di cinema e di calcio, che ritroveranno i loro idoli Maradona, Pelè, Ronaldo, Sivori, Zico passando senza problemi di gerarchie qualitative e intellettuali da un capolavoro come “Febbre a 90°” a un must del “trash” come “Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento” con Alvaro Vitali.

Visto l’argomento e la risposta tiepida del mercato a iniziative editoriali particolari, è tanto più lodevole la proposta della napoletana iemme edizioni del volume “Il Pensiero Critico di fronte all’Idra Capitalista” (pp. 351, euro 14,90) che raccoglie gli interventi dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale presentati in occasione di un evento realizzato nel Caracol di Oventic il 2 maggio 2015 e durante un seminario che si è svolto dal 3 al 9 maggio 2015 presso il Centro Indigena de Capacitación Integral di San Cristóbal de las Casas, in Messico. Si tratta di interventi e relazioni che fanno riferimento alle idee e alle pratiche di “un cammino condiviso per costruire un cambiamento radicale di fronte alla “tormenta” in arrivo dovuta alle trasformazioni del capitalismo globale” come è scritto nella presentazione. La traduzione italiana dei primi interventi (gli altri saranno pubblicati in prossimi volumi) vuole essere un contributo per ragionare collettivamente, agire, lottare e sfidare l’Idra Capitalista. E quindi dopo un prologo nella prima parte “Il nostro sguardo verso l’interno” si parla di essere zapatista, di economia politica, di comunità zapatiste, della lotta delle donne zapatiste, di resistenza e ribellione, mentre la seconda “Il nostro sguardo all’Idra” approfondisce il metodo zapatista, l’organizzazione per le elezioni e la moltiplicazione dei seminari.