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Quando si acquistano nuove piante

La cosa migliore quando ci procuriamo nuove piante è partire dal seme. Un ripiego altrettanto valido è ricavare delle talee nella giusta stagione. Non sempre, tuttavia, è possibile. Eventi imprevedibili […]

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 3 settembre 2020

La cosa migliore quando ci procuriamo nuove piante è partire dal seme. Un ripiego altrettanto valido è ricavare delle talee nella giusta stagione. Non sempre, tuttavia, è possibile.

Eventi imprevedibili come questa pandemia hanno annullato la maggior parte degli scambi di semi in tutta Italia. Se abbiamo bisogno di nuove piante, acquistarne resta l’unico modo. Vivaisti, consorzi agrari, anche la grande distribuzione, offrono la loro scelta. Esistono molte possibilità. Ci sono vivaisti che propongono piante riprodotte da loro e ci sono quelli che sono solo rivenditori. In rete si possono trovare gli indirizzi di quelli che propongono le antiche varietà di alberi da frutta e di arbusti. Ci sono poi quelli specializzati e questi sono i migliori. Un vivaista specializzato ha sempre una particolare cura e conosce meglio di altri ciò che offre.
Esistono vivaisti specializzati in frutta antica, in erbe officinali, soltanto in rose o in agrumi, in fiori particolari: sono certamente capaci di fornirci tutte le informazioni per il buon attecchimento della pianta. Può capitare di non avere nei dintorni nessuno in grado di soddisfarci in maniera particolare. Come facciamo allora a scegliere le piante? Concentriamoci su quello che vogliamo ma ancor più sul luogo, sullo spazio che le destineremo.

Se si tratta di un balcone o di un terrazzo cittadino, è certo che quella pianta si troverà bene? Una volta certi di questo, dobbiamo sapere che molti vivaisti avvolgono le piantine, specialmente gerani ed azalee, in una sorta di stretto rocchetto che avviluppa le radici. Immagino che a loro serva, dovendo anch’essi riprodurre per talea, per favorire il contatto con gli ormoni della crescita che somministrano. Quanti gerani, azalee e begonie si trovano nella spazzatura – «sono morte»… So per esperienza, ne ho salvate e riportate a nuova vita: dopo aver controllato detto rocchetto, può essere in materiale plastico analogo a quello usato per la ricotta, bisogna rimuoverlo e liberare le radici. Viceversa, le piante dopo un po’ finiscono per soffocare. Mi è anche capitato di liberare due o tre azalee che stavano raggruppate in un unico vasetto: anche queste, non ce la possono fare.

Specialmente se ci reca in un supermercato, meglio comprare subito la pianta che ci interessa: quelle luci intense, gli spazi ridotti, non permettono di fornire tutte le cure che in un vivaio non sono un problema. Si possono comprare piante in vaso dotate di apparato radicale già sviluppato e piante a radice nuda. Queste ultime sono più leggere, le radici sono conservate nella segatura, la ragione consiste nell’impedire che le piante crescano troppo, la segatura è sufficiente a mantenere l’umidità necessaria. Queste piante, oltre ad essere più pratiche da spostare, di solito costano molto meno. Ricordiamoci di mettere subito a dimora le piante a radice nuda, di solito sono alberi da frutta o piccoli frutti, mi è capitato di acquistare un albicocco di antica varietà proposto in questo modo: ho atteso da marzo a giugno per essere certo del buon attecchimento, ha emesso le foglie e quello è stato il segno che aspettavo. La flessibilità dei rami e ogni tanto, tagliare una minuscola porzione di un rametto apicale mi dava la certezza della vitalità della pianta. Sono i consigli basilari.

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