In un contesto forti tensioni internazionali, in cui si concretizza il rischio di una nuova corsa agli armamenti, il sistema di sicurezza europeo appare «estremamente degradato» nella sua interezza: di fronte alle sfide comuni mancano le enormi opportunità che potrebbero derivare da una maggiore cooperazione. In occasione dell’80° anniversario dell’inizio della Grande guerra patriottica (nome con cui in Russia ci si riferisce alla Seconda guerra mondiale), Putin ha pubblicato un lungo articolo sul settimanale tedesco «Die Zeit», intitolato «Siate aperti nonostante il passato» e incentrato sullo stato attuale dei rapporti tra Mosca e i Paesi del Vecchio Continente.

Con una chiara esortazione ai vicini europei, il leader del Cremlino ha ribadito come la Russia sia favorevole al ripristino di un partenariato globale con l’Europa, anche a fronte delle numerose aree di comune interesse come la stabilità strategica, la cooperazione in materia di energia e nell’Artico, e il contrasto alla pandemia e al cambiamento climatico. Uno «sforzo congiunto per la sicurezza del continente europeo» quello auspicato da Putin, che nel ribadirne l’importanza ha ricordato la lotta contro il nazismo.

«Ricordiamo con gratitudine gli alleati della coalizione antinazista, i partecipanti alla Resistenza e gli antifascisti tedeschi, che hanno contribuito alla vittoria comune: e la riconciliazione tra noi e i tedeschi ha svolto un ruolo colossale per la formazione dell’Europa come la intendiamo oggi», ha scritto il presidente russo. «La storia del dopoguerra dimostra che la prosperità del continente non può prescindere da uno sforzo unanime da parte di tutti i Paesi compresa la Russia, che è uno dei maggiori Stati europei e ha un inestricabile legame storico e culturale con il continente», ha aggiunto.

Più duro, come di consueto, il tono nei confronti degli Usa e della Nato: nonostante l’esito positivo dell’incontro con Biden a Ginevra (la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha affermato ieri che sono in corso «tutti gli sforzi possibili» per attuare quanto deciso durante l’incontro), le tensioni rimangono elevate soprattutto dopo che la Casa Bianca ha fatto sapere di star preparando nuove sanzioni legate all’arresto dell’oppositore russo Aleksej Navalnyj.

Con riferimento alla situazione in Ucraina, Putin ha affermato che «nel 2014 gli Usa hanno organizzato un colpo di Stato sostenuto inconsapevolmente dai Paesi europei, che ha provocato una spaccatura interna e portato alla separazione della Crimea». Risultato, secondo il presidente russo, di una politica aggressiva nei confronti di Mosca che ha messo molti Paesi di fronte ad un «ultimatum: stare con l’Occidente oppure con la Russia». Tutto questo, ha affermato, nel quadro del processo di espansione della Nato, che oltre ad essere «una reliquia della Guerra Fredda» ha anche «seppellito la speranza di un continente senza divisioni».