Malgrado l’aumento della produzione interna di farmaci di circa il 22% dall’inizio della guerra per fare fronte alle sanzioni occidentali (che comunque non colpiscono i farmaci da prescrizione), in Russia cominciano a scarseggiare determinate medicine.

Senza specificare quali, Putin lo ha riferito nel corso di una delle sue abituali riunioni televisive con membri del governo e i funzionari di questo o quel settore dell’amministrazione pubblica.

«Il 60% dei farmaci che circolano attualmente nella Federazione sono di produzione russa – ha detto Putin – tuttavia in alcuni casi si è verificato un deficit e i prezzi sono aumentati». Nel corso del 2022 dell’1,9%, dicono i dati. Da qui l’invito a creare riserve sufficienti rivolto da Putin ai ministeri competenti.