Non più giovanissimo ma neanche così vecchio da appartenere già alla storia, Terrence Thornton da bambino era un tipo piuttosto riservato. Spesso scontroso, era molto astuto, aspettava il momento giusto e poi colpiva. A un certo punto si è dedicato al rap e ha preso il nome di Pusha T. Ora ha 39 anni e anche recentemente ha ripetuto ciò che faceva da ragazzo: per almeno un anno non ha dato segni di vita, poi quando il 2015 stava per finire è tornato. E lo ha fatto in grande stile, con due colpi niente male. Il primo è la nomina a presidente della G.O.O.D. Music (acronimo di Getting Out Our Dreams), label di proprietà di Kanye West che nel roster vanta una sfilza di artisti di successo: Big Sean, John Legend e due figure storiche del rap come Mos Def & Q-Tip tra i più rappresentativi. Il secondo è la pubblicazione, avvenuta prima di Natale, di un nuovo disco da solista, King Push — Darkest Before Dawn: The Prelude.

Questo lavoro, che Pusha T porterà in giro per alcune, selezionate città americana a partire da marzo, arriva a due anni pieni di distanza dal precedente My Name is My Name e nel cast sono presenti una schiera di personaggi noti, che ben dimostrano la trasversalità dell’artista afroamericano. Ha chiamato una serie di produttori di talento, inclusi Timbaland, Sean «Puffy Combs» e l’uomo che gli ha dato le chiavi del regno, Kanye West. Il primo singolo, Untouchable, è uscito il 20 novembre, in contemporanea con l’annuncio shock di Kanye West, ed è basato su un sample di Notorius B.I.G. Poi sono arrivati gli altri pezzi. «Penso che i miei testi siano dark e feroci, senza compromessi» ha raccontato. «Credo di essere l’ultimo dei supereroi del rap. Davvero. Gli altri esponenti di oggi mi sembrano delle vittime, io non mi sento uno di loro». Il primo gennaio è arrivato il video ufficiale del singolo M.P.A..

È un video nel video: si vede il cantante che passeggia per i vari set, un sacco di donne che si preparano per entrare in scena, operai che lavorano, spostano oggetti. Nel video c’è un breve cameo di The Dream, A$ap Rocky invece è più presente. Kanye West, che nel pezzo duetta con Pusha T, non si vede mai. Insomma, il ragazzino introverso e restio ha ceduto il passo all’uomo coraggioso, che sta gestendo perfettamente il suo tempo, dividendosi tra la musica suonata e quella pensata e prodotta grazie al nuovo incarico richiestogli dall’amico Kanye West. Insieme stanno ridefinendo le coordinate del catalogo, valorizzando gli artisti già presenti e concedendo maggiori opportunità a qualche nuovo, calibrato esponente delle ultime generazioni.

Tra le prossime e più certe mosse della G.O.O.D. Music c’è la pubblicazione del nuovo lavoro di Big Sean. Tra l’altro Sean aprirà il tour europeo di Rihanna. Che, tra parentesi, farà tappa a Milano il prossimo 13 luglio.