La scuola è un « fai da te» in Puglia. Prima due sentenze dei Tar di Bari e Lecce le hanno riaperte e chiuse. Poi la giunta Emiliano, che le aveva chiuse una settimana fa, ha emesso un’ordinanza che permette il ritorno in classe agli studenti delle elementari e medie da lunedì. Emiliano ha spiegato la decisione come una risposta al decreto del Tar di Bari che ha ordinato la riapertura, anche perché il governo ha inserito la Puglia nella «zona arancione». La sentenza del Tar, questa è l’interpretazione di Emiliano, sospende la sua ordinanza. Nulla esclude che tornerà a richiudere le scuole dopo «la camera di consiglio collegiale». La nuova ordinanza aggreverà il caos esistente: ai genitori che ne faranno richiesta è stata data facoltà di proseguire con la Didattica a distanza (Dad) senza mandare i figli a scuola. «Si delega alle famiglie la responsabilità di mandare o meno i propri figli a scuola, delegittimando dirigenti scolastici e gli organi collegiali» (Uil Scuola).«La scuola è allo sbando, passa dal diritto-dovere costituzionale a libero arbitrio e libera scelta da parte di famiglie e studenti» (Cisl scuola). «Si delega la valutazione del rischio al singolo cittadino e si innesca un sistema di prevenzione basato sulla percezione personale. Invece di migliorare i trasporti scolastici e la sanità si elimina la scuola del obbligo» (Flc Cgil).