Come quella casa raccontata da Robert Anson Heinlein in He Built a Crooked House, la nuova console Sony, che arriva oggi nei negozi europei, è un luogo ludico che si apre su altri luoghi, meravigliosi o inquietanti, e che altera la percezione della realtà favorendo visioni dell’altrove, sovrapponendo tempi e spazi o invertedoli attraverso un illusionismo tecnologico. Tutte le macchine per i videogame possiedono questo fittizio ma efficace valore tetradimensionale ma la Playstation 4, che è stata definita da Sony il «miglior posto in cui giocare», sembra sottolineare l’idea di un gioco interattivo inteso come iperspaziale.

Un concetto amplificato dall’evento romano organizzato ieri sera per il lancio di Playstation 4, durante il quale l’antica superficie tondeggiante di Castel Sant’Angelo è stata alterata attravero la magia visiva e supercinematografica di 400 videoproiettori e 120 «teste mobili», uno spettacolo che ha sottoposto l’antico Mausoleo di Adriano a una mutazione non solo architettonica e strutturale ma temporale e spaziale, aprendo un fantascientifico varco «ai confini della realtà» presso le rive del Tevere. Una cosa strana ma soprattutto bella che ricorda l’incanto finale del mago di Oz di Sam Raimi, quando James Franco sconfigge la strega cattiva e il suo esercito con una prodigiosa invenzione che rende magica la scienza del cinema trasfigurando l’illusionista in stregone divino, grande e terribile.

Playstation 4 ha un design squadrato dagli angoli acuti che ricorda più la monolitica Ps2 che la morbida e curva terza console. Il fascino del suo design aumenta se tenuta in posizione verticale, poiché sembra un nero e sottile edificio costruito per ergersi sul suolo grigio-notte del lato oscuro della luna. Appena si accende la console, che lavora silenziosa emettendo tenui e quasi impercettibili ronzii da lucasiano robot gentile, si può provare il timore che, considerata la complessità computeristica dell’hardware, possano trascorrere decine di minuti prima di iniziare finalmente a giocare, smarriti in menù complessi e astrusi. Non è così, si realizza subito la centralità del videogame nella struttura multimediale della console e l’immediatezza con cui è disponibile per l’utilizzo: ci vogliono pochi minuti per cominciare a giocare, una volta collegata la Playstation alla tv.

Ci sarà tempo per sviscerare tutte le potenzialità di questo nuovo hardware e sperimentare le sue molte funzioni extraludiche, ma all’appassionato di videogame interessa prima di tutto giocare, il resto viene dopo.

L’evoluzione dell’immagine è subito evidente, soprattutto giocando a Killzone Shadow Fall, nuovo episodio dello sparatutto fantascientifico di Guerrilla Games che ha l’onere di essere un gioco di lancio insieme al cartoonistico e sottovalutato -forse perché troppo naife per l’utenza di adulti ai quali sono indirizzati la maggiorparte di videogame- Knack. Come quasi tutti i primi giochi sviluppati per una console non ci troviamo di fronte a due capolavori, si tratta invece di esperimenti, compiuti, che ci fanno intuire la potenza della macchina ma ci inducono a sognare altro (soprattutto il nuovo Infamous che uscirà il 21 marzo). Playstation 3, in questo ultimo anno, ci ha offerto opere del calibro di Ni No Kuni, The Last of Us, Puppeteer e Beyond, quindi il paragone con le esclusive per la sorella maggiore risulta infausto. Ma non è giusto penalizzare lo spettacolare, ma solo buono, Killzone e il dolcemente mediocre Knack, perché entrambi ci offrono panorami strepitosi con una definizione che sbalordisce e una profondità di campo inedita che appare quasi irreale, o meglio iper-reale, nel suo Full HD a 1080p. Inoltre i due titoli sono davvero divertenti da giocare e soprattutto il tanto vituperato a priori Knack è in grado di stupire con il suo pittoresco umorismo e la ricchezza di tinte e colori; è un videogame classico quanto innovativo che solo con uno sguardo superficiale si può giudicare brutto.

Va sottolineata la funzionalità e la prestanza ludica ed ergonomica del nuovo controller, il Dual Shock 4, poiché risponde ad arte alle esigenze delle dita di un videogiocatore esperto.

Con l’arrivo di Playstation 4, della sua rivale XBox One di Microsoft e con il Nintendo Wii U che a un anno dalla sua uscita stupisce con l’unicità e la qualità dei suoi giochi, la nuova generazione di videogame è iniziata. Che questa nuova generazione rappresenti l’alba o il tramonto dei videogame è troppo presto per dirlo, ma il fulgore tecnologico di Playstation 4 e il talento visionario dei suoi sviluppatori esclusivi come Naugthy Dog, Media Molecule e Santa Monica’s Studios ci fanno sognare e sperare nuovi mondi prodigiosi.