Manifestazioni contro il regime di Isaias Afewerki in Eritrea non se ne segnalano tutti i giorni. Né sorprende che sia stata repressa nel sangue quella esplosa martedì in seguito all’arresto di 40 persone che si opponevano alla volontà del governo di mettere sotto controllo una scuola islamica nella capitale Asmara. Secondo la Red Sea Afar Democratic Organization, gruppo di opposizione con base in Etiopia, la polizia ha aperto il fuoco sui dimostranti uccidendo 28 persone e ferendone un centinaio. La versione del ministro dell’Informazione Yamane Meskel, giunta via tweet, parla invece di una «piccola dimostrazione, presso una scuola, dispersa senza vittime». Ancora ieri si sono uditi spari in diverse zone della città.