Oltre 400 persone scappate dallo Yemen e rifugiatesi prima in Malesia, poi in una piccola isola sudcoreana, sono diventate l’oggetto di proteste in Corea del Sud contro migranti, ritenuti a rischio “terrorismo” a causa della loro provenienza.

Un appello contro i migranti, in Corea del Sud solo il 4 per cento della popolazione è straniera, ha ottenuto il numero record di oltre 700mila firme.

Gli yemeniti erano approdati prima in Malesia, paese musulmano, poi sull’isola sudcoreana di Jeju, che fino al loro arrivo esentava dal visto. In totale sono 481 gli yemeniti che hanno richiesto l’asilo politico, ma tra rifiuti e decisioni rimandate, solo 339 hanno ottenuto una protezione parziale, ovvero il visto umanitario della durata di un anno in attesa di un (improbabile) rinnovo.