«The show must go on» con la citazione dal sapore agrodolce come il grande, omonimo, classico dei Queen si è chiusa la conferenza stampa organizzata, in una delle tribune dello stadio Giuseppe Meazza a San Siro – Milano, dai promoter italiani di concerti. A meno di una settimana dal grido, netto e determinato, mandato al governo da 29 associazioni e gruppi autoconvocati per pretendere un cambio di passo nelle stesura di una legge per lo spettacolo dal vivo e per la riapertura, in sicurezza, delle location al 100% con la conferenza stampa «nessuna giornata storica» e il successivo comunicato stampa del Circolo Magnolia con cui avvisa che finché non si potrà riaprire con le capienze «normali» dovrà restare chiuso per non fallire arriva la presa di posizione degli organizzatori di eventi. «Salviamo la musica live» è il titolo dell’iniziativa/conferenza stampa voluta dai più importanti promoter italiani e diretta al governo. Ad accompagnarli ci sono decine di astisti nazionali come Vasco Rossi, Elodie, Malika Ayane, Ligubue e alcuni internazionali tra questi Guns N’Roses e Elton John. La richiesta è semplice «il 100% delle capienze con abolizione del distanziamento e che sia fissata una data certa per la ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre». Per gli organizzatori, rappresentati sul palco da Salzano (Friends & Partner), De Luca (Live Nation), Salvadori (Trident) e Zard (Vivo Concerti) «queste sono le condizioni essenziali affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa». Ciò accompagnato dalla stesura di un protocollo di salute pubblica basato su «ingressi agli spettacoli dal vivo solo con Green Pass e l’uso delle mascherine e controllo delle temperature al chiuso».