Certezze (lo Spencer di Larraín visto a Venezia e The Stars at Noon dell’amata Claire Denis); Speranze horror (Scream 5, che rilancia dopo la scomparsa di Wes Craven e Mother Nature, debutto alla regia di Jamie Lee Curtis con un horror ecologico firmato Blumhouse, ma anche Disappointment Blvd., ritorno di Ari Arister dopo l’eccellente Midsommar, il Dracula di Chloe Zhao o il Nosferatu di Eggers a 100 anni dal capolavoro di Murnau); Guilty pleasures (Creed III – nonostante l’assenza di Sly – e Top Gun: Maverick, per non parlare della reunion di Harry Potter a Hogwarts 20 anni dopo); Timori (Avatar 2, Ambulance o Licorice Pizza di PTA, che dovrebbe placare la delusione del precedente Il filo nascosto); Azzardi pericolosi (Zemeckis che sfida per Disney+ la maledizione degli adattamenti di Pinocchio); Promesse (La conversione di Bellocchio); Attese al femminile (Chiara di Susanna Nichiarelli e La Chimera di Alice Rohrwacher). Facendo slalom – non per snobismo, ma per legittima difesa – tra infinite saghe, universi e reboot di cui ormai si è perso il conto, sulla colonna sonora dei Grateful Dead raccontati da Martin Scorsese.