Sulle primarie in Liguria preferisce non commentare, ma sul caso Campania il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, Pd, si sbilancia: «Non vedo perché non si debbano fare. Naturalmente avendo avuto dei precedenti complicati, le primarie vanno fatte con particolari cautele. Semmai potranno essere proprio quelle in cui adottare contromisure o elementi di prevenzione. Il fatto che spesso seguano delle polemiche pone l’esigenza di qualche aggiustamento».

Il politico spezzino fu mandato dall’ex segretario dem Pierluigi Bersani come commissario del partito proprio dopo l’annullamento delle primarie del 2011 per la scelta del candidato sindaco partenopeo. Ieri era a Napoli per il convegno promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nel carcere di Poggioreale: «Premesso che la valutazione politica compete agli organi regionali – precisa – ritengo non ci sia nessuna preclusione a che le primarie si facciano e ritengo che non ci debba essere alcun automatismo legato a quanto avvenuto in altre realtà, nessun nesso causale».

Lunedì i democratici di Area riformista, capitanati da Guglielmo Epifani, avevano sostenuto le ragioni dei renziani campani attivi per la cancellazione dei gazebo in favore del candidato unico Gennaro Migliore; ieri è toccato all’esponente dei giovani turchi sostenere i pro consultazioni e infatti ne è seguito un comunicato ufficiale di Nello Mastursi, responsabile organizzazione della segreteria regionale del Pd, per ribadire che la macchina è in moto e corre verso il primo febbraio: «Il lavoro di organizzazione prosegue in sinergia tra la segreteria, le federazioni provinciali e i circoli territoriali». Il primo aggiustamento varato è rivolto agli immigrati: i residenti da cinque anni e in possesso di carta di soggiorno dovranno registrarsi ai circoli una settimana prima.

Il sindaco Vincenzo De Luca prosegue la disfida nei confronti dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, nonostante sulla sua testa penda la possibilità di essere condannato il 21 gennaio per peculato e abuso d’ufficio nel processo sulla costruzione del termovalorizzatore di Salerno. «Il 24 ottobre era il termine ultimo per le candidature alle primarie. Perché il presunto candidato unico non si è presentato?» scrive su Twitter De Luca per poi affidare alle agenzie il suo ragionamento: «Se ci sono altri candidati perché non si propongono lasciando ai cittadini l’opportunità e la responsabilità di scegliere? Credo che sia doveroso per tutti rispettare le regole e rispettare i nostri militanti. Oltre 13mila iscritti hanno sottoscritto per i candidati. Questi iscritti sono non meno responsabili di Epifani».

Sul tema delle regole (nel 2013 durante il tesseramento in vista del congresso per l’elezione del segretario nazionale del Pd, il coordinatore del comitato di Gianni Cuperlo denunciò a Salerno «una situazione fuori da ogni controllo democratico») De Luca chiede la militarizzazione del voto: «Basta che siano controllati tutti i seggi, uno per uno, dalla commissione unitaria per le primarie, e anche da delegati nazionali».

I candidati proseguono così la campagna verso le elezioni regionali anche se tra una decina di giorni potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale della scesa in campo di Gennaro Migliore con tanti saluti alle primarie.