Vigilia di voto per le primarie Pd, le squadre dei tre candidati si posizionano nelle rispettive trincee in attesa che si aprano i gazebo, 7mila in tutta Italia. Dalla mozione Zingaretti Marco Miccoli fa appello alla Commissione congressuale per il voto in Sicilia, in particolare a Palermo ed Enna: «Decine di seggi cancellati, composizione degli stessi non concordata con le mozioni. Così viene meno la possibilità di garantire un’alta partecipazione e si rischia di non garantire la trasparenza e la correttezza del voto». L’area Martina rende pan per focaccia e lanciano allusioni velenose per i gazebo delle province di Frosinone e di Roma (in particolare di Ostia) dato «il contesto di quei territori e il precedente dei congressi di circolo». I sostenitori di Giachetti invece se la prendono con la sinistra radicale e in particolare con un post di Andrea Catarci, ex minisindaco a Roma, vicino a Massimiliano Smeriglio, che annuncia di votare pur non iscrivendosi al Pd e pensandola diversamente dal candidato: « Sono No Tav e voglio l’assassino Cesare Battisti in libertà. Voglio la fine di Renzi. Voto Zingaretti», scrive. «Zingaretti si dissoci» intima Luciano Nobili.