Forse sarà il cambio di stagione, forse sarà l’età o forse sarà la recidiva somatizzazione che immancabilmente colpisce Berlusconi prima dei suoi processi. Il 10 aprile, fra cinque giorni, il tribunale di sorveglianza di Milano dovrà discutere la sua richiesta di affidamento ai servizi sociali. L’alternativa sono gli arresti domiciliari. Un incubo che azzopperebbe l’agibilità politica dell’ex cavaliere più dei dolori al ginocchio per i quali dall’altra sera è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. A pensar male si fa peccato, ma è quasi impossibile non ricordare la celeberrima uveite del 2013, quando l’ex premier si ricoverò sempre in via Olgettina proprio mentre i giudici del processo Ruby stavano decidendo del legittimo impedimento. Allora Ilda Boccassini si oppose al rinvio dell’udienza perché ritenne che l’infezione agli occhi non fosse sufficiente a giustificare l’assenza dell’imputato.

Berlusconi ieri ha passato la giornata in ospedale, tra un tac e una telefonata ai suoi uomini per discutere la composizione delle liste per le europee. Al suo fianco Francesca Pascale. Nel pomeriggio sono andati a trovarlo il figlio Piersilvio e la figlia Marina. Secondo i medici è affetto da una “infezione della cartilagine del ginocchio sinistro e un’artrosi compatibile con la sua età”. Alla faccia dei dolori e dell’anzianità lui ha scherzato come sempre: “Visto che sono giovane, in questi ultimi mesi ho abusato del mio fisico lavorando dalle 7 del mattino alle 3 di notte”. Certo è che il ginocchio l’altro giorno non gli ha impedito di incontrare Giorgio Napolitano e dunque sarebbe curioso se gli impedisse di essere presente il 10 aprile in tribunale e finisse per diventare il motivo di un’imbarazzante richiesta di rinvio. Si tratta dell’ennesima tappa sulla via di un tramonto infinito. Berlusconi è stato condannato a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset. Tre sono condonati per l’indulto e due mesi saranno scontati. Se i giudici gli accorderanno l’affidamento ai servizi sociali dovrà stare a casa di notte, non potrà lasciare un’area ben precisa né incontrare pregiudicati. Se invece dovesse scontare la pena ai domiciliari, potrebbe lasciare la casa solo per due ore al giorno per esigenze motivate come andare dal medico.

“La condizione giudiziaria di Berlusconi influirà sicuramente sul quadro politico – minaccia Maurizio Gasparri – se ci sarà un ulteriore accanimento non resteremo indifferenti”. Per Brunetta invece “Berlusconi dà il meglio di sé quando è in difficoltà, quindi giustizialisti e furbastri tremate, tremate”. Per ora i legali non hanno ancora avanzato proposte per suggerire ai giudici a chi affidare Berlusconi ma non è escluso che lo faranno proprio il 10 aprile. Intanto le associazioni che si battano per la libertà di stampa European Alternatives e Alliance Internationale de Journalistes si sono fatte avanti: per lui avrebbero già pronto un ufficio con tanto di poster del Milan. Non resta che fargli gli auguri di pronta guarigione, anche perché le sorti progressive del paese promesse da Renzi dipendono da un patto di ferro proprio con Silvio. Per onorarlo l’ex cavaliere non più in sella dovrà per lo meno rimanere in gamba ancora per un po’. Le stampelle non gli mancano, e speriamo che chi va con lo zoppo…