Alla fine la risposta di Roma al governatore della Sicilia Nello Musumeci è arrivata. «La gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato e non delle regioni» è scritto nel ricorso con cui palazzo Chigi e Viminale hanno impugnato l’ordinanza con cui Musumeci ha disposto la chiusura degli hotspot e il trasferimento di tutti i migranti dall’isola.

Nel provvedimento, che nel pomeriggio di ieri è stato notificato alla Regione e depositato al Tar della Sicilia, si spiega che l’ordinanza del 22 agosto scorso interferisce gravemente sulla gestione del fenomeno migratorio che spetta esclusivamente allo Stato e rischia inoltre di produrre effetti a carico delle altre Regioni chiamate a farsi carico dei migranti che attualmente si trovano in Sicilia. Cosa, sottolinea inoltre la presidenza del consiglio, che per altro già fanno visto che nel corso dell’estate sono stati già trasferiti dall’isola 4.000 migranti.

Palazzo Chigi non lo specifica, ma non è escluso che nel ricorso si chieda al Tar di sospendere l’esecuzione dell’ordinanza in attesa di una decisione da parte della giustizia amministrativa, cosa che permetterebbe anche una maggiore tutela dei prefetti ai quali Musumeci ha inviato una nota di diffida perché dessero seguito alla sua ordinanza.

Naturalmente la reazione del governatore siciliano non si è fatta attendere. «Nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri e su questa strada proseguiremo», ha ribadito Musumeci. «Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come ho fatto io in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo».

Saranno i giudici quindi a mettere la parola fine al muro contro muro tra governo e regione Sicilia. Il Viminale intanto è alla ricerca di nuove navi nelle quali far trascorrere la quarantena ai migranti che arrivano in Italia e per questo si sta predisponendo un nuovo bando. Le nuove navi serviranno per alleggerire le strutture a terra.

Nel frattempo si procede allo sgombero parziale dell’hotspot di Lampedusa. Tra ieri e oggi è infatti previsto il trasferimento di 850 migranti dalla struttura di contrada Imbriacola alle navi quarantena Azzurra e Aurelia. «Abbiamo pensato alla sicurezza dei siciliani», ha spiegato ieri sera in televisione la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. «Gli arrivi sono stati molti ma noi abbiamo attuato tutte le misure e fatto i tamponi a tutti». Lamorgese ha poi replicato al leader della Lega Matteo Salvini che ha definito «criminale» il comportamento del governo. «Il senatore Salvini ha davvero superato ogni limite consentito – ha detto – dimostrando uno scarso rispetto per le istituzioni e soprattutto verso questa amministrazione, di cui tra l’altro è stato ministro».