Si avvicina l’appuntamento con la Mostra del nuovo cinema di Pesaro (17- 24 giugno), con la direzione artistica di Pedro Armocida. Nella presentazione del programma è stato sottolineato il collegamento anche ideale con Roberto Rossellini e le lontane origini del festival arrivato alla 53a edizione, a cui partecipò il regista per alcune edizioni. Oltre alla versione restaurata a cura del Centro Sperimentale di Roma città aperta, ci saranno ogni giorno in apertura di programma «Schegge» rosselliniane a cura di Fulvio Baglivi e una tavola rotonda .

Un altro legame con lo spirito di Pesaro sarà la grande retrospettiva del New American Cinema che fu presentata per la prima volta nell’edizione del 1967 a cui partecipò tra gli altri Jonas Mekas e che quest’anno Federico Rossin ripropone in una sezione che mette a confronto l’influenza che ebbe quella stagione sull’underground italiano.
Festival delle nuove tendenze, oltre ai film in concorso che guardano anche verso oriente, la sezione «Satellite» presenta 18 opere italiane a bassissimo budget, extra formato ed extra industriali.

Il cineasta sperimentale francese Nicolas Rey a cui è dedicata una personale coi film girati in 16 mm sarà protagonista di una performance in multiproiezione e di un incontro con il pubblico.
Altro legame con la Pesaro delle origini è l’arrivo di uno dei più interessanti esponenti dell’avanguardia onirica spagnola, Ado Arrietta che arrivò giovanissimo alla mostra del ’68 e torna con la proiezione speciale di Belle dormant. Un altro nome che i frequentatori del festival ricordano è quello di Joao Bothelo, il cineasta portoghese che terrà una masterclass e presenterà nella sezione «Critofilm» ideata da Adriano Aprà, il suo recente omaggio a Manoel de Oliveira. Saranno proprio i Critofilm a dare un’altra impronta di novità con la seconda edizione, e un ebook unico al mondo di 3200 titoli