Sono 9.630 i nuovi contagi per Covid in Italia registrati ieri per 170.672 test tra molecolari e antigenici, 274 i morti. Il tasso di positività si attesta al 5,6%. Domenica i contagi erano stati 13.452 per 250.986 test e 232 decessi. Il calo di nuove infezioni si osserva in effetti ogni lunedì per effetto dei pochi tamponi processati, ieri 80.314 in meno rispetto al giorno prima. Gli attuali positivi – i soggetti che hanno il virus – risultano essere in tutto 387.903, pari a -992 rispetto a domenica (ma +4.272 rispetto a sabato).

Sono 2.118 le persone ricoverate in terapia intensive, con un aumento di 24 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 162. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.155 persone, in aumento di 351 unità rispetto a ieri.

L’Emilia-Romagna è la regione che registra il maggior aumento di contagi con +1.847. Seguono Lombardia (+1.491 a fronte di 17.871 tamponi effettuati) e Campania (+1.202) sopra i mille casi: poco sotto la Toscana (+911) e Lazio (+854). Fronte opposto, la Valle d’Aosta è quella che vede meno contagi (+14).

Preoccupa la provincia Brescia (+427), attualmente in zona gialla, in Lombardia seconda per nuovi casi sotto la provincia Milano (+509). In pochi giorni ha visto crescere i contagi e aumentare i ricoveri negli ospedali. La situazione nelle corsie comincia a tornare critica, pazienti sono stati trasferiti in altre strutture a Milano, Bergamo, Cremona e Pavia, mentre si registrano lunghe attese per i tamponi.

«Non sfugge a nessuno che al momento il numero di contagi a Brescia è in crescita da parecchi giorni e l’andamento adesso ha cominciato ad avere un impatto sulle strutture sanitarie, con un graduale incremento sui ricoveri», ha detto il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, parlando in conferenza stampa sulla situazione epidemiologica della zona. Il problema, ha spiegato, riguarda soprattutto «la provincia di Brescia a ovest, la zona della Franciacorta», ma anche gli ospedali cittadini «hanno cominciato a registrare un incremento di ricoveri». La Regione Lombardia ha inviato i dati al comitato tecnico scientifico nazionale, che deciderà a breve «se adottare misure più restrittive come la zona rossa».