Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, ha ricevuto ieri a Parigi il premio Simone de Beauvoir per la libertà delle donne. Il Premio, conferito dalla Fondazione Simone de Beauvoir e sostenuto dal comune di Parigi, dall’università Paris Diderot e dall’Institut de France, giunto alla nona edizione, premia personalità o associazioni che si sono distinte nella difesa della causa femminile, incarnando i valori della filosofa femminista. La giuria, composta da una trentina di personalità, tra cui la saggista Julia Kristeva, l’ex ministra Yvette Roudy o la scrittrice Annie Ernaux, ha premiato Giusi Nicolini per la sua «azione coraggiosa e pionieristica a favore dei migranti e dei rifugiati». Con un discorso emozionante alla Maison de l’Amérique Latine, Giusi Nicolini ha denunciato una volta di più la «responsabilità» di tutti i Paesi nella tragedia dei rifugiati che «diventa ogni giorno più insostenibile, come si può accettare nel XXI secolo di chiedere l’asilo a nuoto?». Giusi Nicolini continua a interrogare i leader europei, che voltano lo sguardo dall’altra parte, e insiste sul dovere di accoglienza, malgrado le crescenti difficoltà e l’ostilità sempre più diffusa nell’opinione pubblica, sfruttata dai governi per chiudere le frontiere.