La prima uscita pubblica di Susanna Camusso dopo il congresso dell’Ituc di Copenaghen e l’inizio delle assisi della Flai e del Nidil. Nella Cgil ancora alle prese con le tensioni per la successione ieri sono arrivate due nuovi appoggi di segretari di categoria alla candidatura di Maurizio Landini. La prima è stata quella di Ivana Galli, segretaria generale degli agroalimentaristi della Flai che tengono il loro congresso a Roma. «La nostra organizzazione ha avuto sempre la capacità, l’intelligenza di superare momenti di transizioni e di criticità, lo dobbiamo fare anche adesso. Susanna Camusso ha legittimamente e secondo le nostre regole avanzato una proposta, quella di Maurizio Landini. Noi siamo sempre stati e siamo con le scelte della confederazione e del suo segretario generale. Oggi la Flai saluta Susanna che ci ha guidato in 8 anni sicuramente non facili e che ha avuto la capacità di mantenere protagonista la Cgil. Con affetto ti diciamo grazie», ha scandito Galli, certa della riconferma che arriverà domani.
Nelle conclusioni Ivana Galli torna sul tema della confederalità e conclude citando Gianni Rodari: «Confederalità è mettere insieme il lavoro con i diritti civili, la partecipazione alla vita democratica; è contrattazione inclusiva; è restituire piena dignità e cittadinanza ai chi oggi ancora vive nei ghetti di Foggia o San Ferdinando; è il valore delle donne non come mera questione di genere ma. Confederalità è cimentarci a fare le cose difficili senza paura. Come diceva Gianni Rodari: “È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi», ha concluso.
Nel suo intervento Camusso ha insistito sul tema europeo: «Dobbiamo usare la stagione congressuale per ragionare su come entrare nella campagna per le elezioni europee, un banco di prova fondamentale: abbiamo bisogno dell’Europa», ha chiosato.
In mattinata a Napoli ha invece tenuto la sua ultima relazione da segretario generale del Nidi – la categoria precari e somministrati inn forte aumento di iscritti – Claudio Treves. Davanti a Vicenzo Colla, la cui candatura potrebbe essere esplicata nel direttivo del 20 dicembre, Treves ha difeso la scelta di Camusso citando più volte Bruno Trentin. «Fra una candidatura legittima e una candidatura sussurrata non ho dubbi, anche perché arriverebbe dopo che sul documento congressuale c’è stata unità totale. Il problema è che noi dirigenti della Cgil non siamo in grado di portare avanti quel pluralismo che Trentin definiva tensione verso l’unità».
Per la successione Treves ha proposto il segretario nazionale Andrea Borghesi, ma chi appoggia Colla per la prima volta ha lanciato una candidatura alternativa: l’altro segretario nazionale Sabina Di Marco. «La proposta di Andrea ha riscosso il 70 per cento di sostegno – spiega Treves – . Prendo atto della candidatura alternativa ma anche qua non si capisce il significato visto che appoggia lo stesso testo».