Potere al popolo correrà in Toscana (nella coalizione del candidato Tommaso Fattori) e in Campania. Non hanno avuto nessuna esitazione a schierarsi contro il centrosinistra targato De Luca, tanto che la loro campagna elettorale era già partita a giugno, un mese prima che l’altra lista di sinistra (Terra) sciogliesse la riserva.

Il simbolo di Pap sarà presente in tutte le province campane. Il candidato governatore è Giuliano Granato, 34 anni, laureato in Relazioni internazionali, attivista dell’Ex opg Je so’ pazzo per cui si occupa, in particolare, della battaglia contro il lavoro nero. Le liste di Pap sono cucite sull’attivismo dei propri militanti. Mariema Faye fa parte del Movimento migranti e rifugiati Napoli; Clementina Sasso è astrofisica ed è impegnata nella difesa dell’ambiente; Marzia Pirone è avvocato del lavoro. La giovanissima Adelaide Sara Cavallo è portavoce della Casa delle Donne di Cava de’ Tirreni e militante di Spazio Pueblo. E poi c’è Gennaro Tesone, batterista degli Almamegretta. Spicca anche una pattuglia di fuoriusciti 5s, tra i fondatori dei meetup, come Marco Manna.

«È il momento di rompere il teatrino, che negli ultimi giorni è diventato ancora più evidente grazie all’accordo tra Pd e M5s – attacca Granato -. Basta con le stesse persone e le stesse trame di potere che vediamo da anni». La campagna elettorale è stata scandita da due temi: bonifiche e recupero del territorio; lotta allo sfruttamento delle categorie di lavoratori più fragili. Oggi saranno in Cilento per discutere di agricoltura sostenibile. Quindi, dopo la denuncia degli stagionali del turismo in costiera sorrentina, saranno a Ischia per raccogliere nuove denunce.

Altro tema attenzionato il fiume Sarno, uno dei più inquinati d’Europa grazie agli scarichi abusivi di industrie conserviere e conciarie a cui si sommano i condotti fognari abusivi. «Durante il lockdown le sue acque erano diventate cristalline – racconta – con le riaperture è tornato torbido. C’è stata una grande operazione della forestale con i sigilli alle imprese non a norma ma ieri la foce era di nuovo una fogna a cielo aperto. Ho cominciato la campagna elettorale da lì, su una canoa, e voglio tornaci. È una battaglia che abbiamo intenzione di continuare». Infine, il tema del trasporto regionale: «Andremo a verificare lo stato di alcuni tratti di linee abbandonate, ad esempio la Sirignano – Lagonegro che, se riattivate, permetterebbero di collegare aree interne che oggi soffrono di un isolamento per certi versi estremo».

Dietro l’angolo la ripresa dell’anno scolastico e la minaccia di De Luca di chiudere i confini della regione: «Il governatore è molto bravo a giocare con le paure ma la Campania è sempre stata fanalino di coda per tamponi effettuati, l’assistenza sanitaria territoriale continua a non esserci e i nosocomi sono stati trascurati in favore della costruzione di ospedali container, ancora senza agibilità. Come per la Sanità, ci ritroviamo con il comparto Scuola a pezzi, perché reduce da decenni di definanziamento, e ora deve fare i conti con la pandemia. E nessuno che voglia affrontare il disastro prodotto negli anni».

Se si dovesse ripetere il lockdown? «A marzo abbiamo messo su una rete di solidarietà molto attiva, che ha sostenuto le famiglie del centro e della periferia, tagliate fuori da bonus e aiuti per i troppi paletti messi da governo ed enti locali. Volontari e famiglie, siamo rimasti in contatto con tutti e siamo pronti ad attivare la macchina se dovessimo tornare a quella condizione».