In un quadro economico a tinte fosche, brilla Poste Italiane. «Per il secondo anno consecutivo i risultati superano gli obiettivi previsti», dichiara l’azienda: nel bilancio 2019 l’utile netto raddoppia rispetto al 2016. Forte crescita del risultato operativo (Ebit) a 1,77 miliardi, +18,4%, «supportato da maggiori ricavi e minori costi». Per l’anno in corso sono previste oltre 8.000 uscite concordate a fronte di oltre 6.000 nuovi innesti. Nel 2019 la forza lavoro è stata pari a 130mila persone.
Poste Italiane è ormai uno dei principali attori finanziari con un aumento delle masse gestite, che ora ammontano a 536 miliardi (più 22 miliardi a partire da dicembre 2018), grazie a 2,9 miliardi di raccolta netta positiva. Ottima performance anche per Poste Vita. In più la crescita dei ricavi dei pacchi continua a compensare il declino accelerato della corrispondenza.
Il Cda presieduto da Maria Bianca Farina ha approvato la Relazione finanziaria annuale 2019. «Grazie alla trasformazione industriale, portata avanti negli ultimi anni, Poste Italiane è un’azienda solida e grazie a un modello di business diversificato è ben posizionata per affrontare scenari di stress, come la diffusione del Covid-19 – ha commentato soddisfatto l’ad e dg Matteo Del Fante – . Poste confida che l’emergenza coronavirus comporterà ancora alcune settimane di difficoltà» per poi passare con l’avvicinarsi della stagione estiva» ma anche se i tempi dovessero essere più lunghi «confermerà le previsioni».