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Possibile discute a Reggio Emilia di elezioni europee

L’alternativa serve, da subito: fin da ora. Senza tentennamenti, senza burocrazie e soprattutto senza politicismi. Perché le elezioni europee del 2019 sono più vicine di quanto si possa pensare, come […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 luglio 2018

L’alternativa serve, da subito: fin da ora. Senza tentennamenti, senza burocrazie e soprattutto senza politicismi. Perché le elezioni europee del 2019 sono più vicine di quanto si possa pensare, come ha già capito il ministro dell’Interno, e vero presidente del Consiglio, Matteo Salvini, lanciando l’internazionale degli estremisti di destra. Serve una proposta alternativa credibile, che sappia mettere le basi per un progetto politico di sinistra vincente. Non un pastrocchio “anti-leghista” o “anti-5 Stelle”: viste le esperienze del passato, con l’antiberlusconismo, sarebbe una sfida perdente in partenza. Bisogna rivolgersi agli elettori con coraggio, mostrando la vicinanza ai problemi. A cominciare dal grande tema Europa.

E questo è l’identikit del lavoro portato avanti da Elly Schlein, europarlamentare di Possibile, durante questi anni a Bruxelles. Il suo sforzo su più fronti, ma in particolare sul regolamento da Dublino, è la bussola del nostro impegno che purtroppo il governo in carica – troppo preso dalla propaganda – non ha la volontà di assumere a modello: l’intento della Lega e dei 5Stelle è di non risolvere i problemi, ma di tenerli in vita cercando una campagna elettorale permanente. L’azione politica, concreta e incisiva, di Schlein è il punto su cui continuare il cammino politico per le elezioni europee: un appuntamento a cui è necessario presentarsi con una lista aperta, capace di rappresentare una boccata d’ossigeno per gli elettori alla ricerca di competenza, qualità e freschezza. Devono essere bandite candidature fatte col bilancino dell’appartenenza partitica, pena il tracollo definitivo.

Il PolitiCamp, che da venerdì 6 a domenica 8 luglio si svolgerà a Reggio Emilia, è stato pensato proprio così: come uno spazio aperto per il confronto, evitando la tentazione di indicare formule precostituite. Il motto potrebbe essere “temi, non tatticismi”. All’appuntamento parteciperanno le migliori energie della sinistra: sul palco l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, voce preziosa e critica contro l’arroganza del governo Lega-5 Stelle; il deputato di Possibile, Luca Pastorino, e l’ex presidente di Legambiente e attuale deputata di Leu, Rossella Muroni, che in Parlamento sta conducendo battaglie ambientaliste. Tra gli interlocutori di altre forze politiche sono in calendario gli interventi di Diem 25, con Lorenzo Marsili, e DemA, con Enrico Panini, ma anche delle eurodeputate Ska Keller (Verdi) e Isabelle Thomas (S&D Generation). Il dialogo è aperto sulle azioni comuni da attuare. Una prima risposta può essere la manifestazione che abbiamo chiesto di fronte al ministero dell’Interno: il Mediterraneo continua a raccogliere morti.

Quindi – nei tre giorni del PolitiCamp e ancora di più per le prossime settimane – lo spazio sarà dato alle proposte: bisogna sviluppare le idee elaborate e pubblicate nei mesi scorsi nel Manifesto di Possibile. L’impegno per scuola, i diritti delle donne, la giusta paga per i lavoratori, la sicurezza (che passa per il contrasto alla diffusione delle armi), la tutela dei diritti umani, l’ampliamento dei diritti sociali, il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto sono temi che stiamo già portando avanti attraverso campagne tematiche, con appositi siti aperti per accogliere i contributi di tutti. Da Reggio Emilia, però, arriverà lo scatto in più, quella propulsione a sinistra per uscire dal fantasmatico dibattito post elettorale. Dal 4 marzo in poi, infatti, si scrive sulla mancanza di un’analisi della sconfitta a sinistra, dell’assenza di un dibattito sulle dinamiche di consenso che hanno portato al governo un’alleanza di estrema destra. A ben vedere, finora, non si fa altro che analizzare la sconfitta, cercando “nuovi leader” salvifici. Ma più che continuare a incagliarsi in sfibranti discussione dal sapore politicista, preferiamo tornare tra le persone, quei cittadini alla ricerca di risposte, che in preda alla sfiducia hanno ceduto alla propaganda.

*Segretaria di Possibile

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