L’accordo stipulato a Minsk dal governo ucraino e dalle forze dei ribelli filorussi, si basa su alcuni punti specifici: il primo prevede la creazione di una zona di 30 chilometri, di «cuscinetto». Su questo aspetto, ieri, si sono espressi i filorussi, secondo i quali la realizzazione di questi 30 chilometri, non sarà immediata «La fiducia – ha spiegato Andrei Purgin, un leader dei separatisti di Donetsk, all’agenzia di stampa Itar-Tass – tra le due parti è è poca e sarà molto difficile attuare immediatamente il memorandum di Minsk».

In base all’accordo di 9 punti firmato sabato da leader separatisti e rappresentanti del governo ucraino a Minsk, ciascuna parte deve ritirare i suoi armamenti pesanti 15 chilometri dalla linea del fronte. Purgin ha precisato che per attuare l’accordo ci vorrà del tempo e che la zona cuscinetto è l’aspetto più difficile.
Da parte sua, il governo ucraino ha invece riferito che l’attuazione verrà iniziata presto. «I preparativi per il ritiro sono in corso», ha detto Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale a Kiev, auspicando che i separatisti «seguano l’esempio dell’esercito ucraino». È previsto che la zona cuscinetto venga controllata dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), che sul campo ha già 80 osservatori disarmati.

L’accordo, in teoria, stabilisce poi un «termine» dei combattimenti, che a dire il vero continuano, soprattutto a causa della numerosa presenza di battaglioni di volontari, poco intenzionati ad un cessate il fuoco reale (e questo comporta che le vittime continuano a essere quasi giornaliere). Infine – in teoria – dovrebbero sloggiare dal territorio ucraino, tanto nelle file dei governativi, quanto in quelle dei ribelli, i tanti mercenari presenti. L’intento è stato stipulato, ma la realtà appare piuttosto lontana dai desiderata.

Nel frattempo, a scuotere la situazione, è arrivata una manifestazione in Russia, a favore di Kiev e contro «l’ingerenza russa» nei fatti ucraini. Un evento particolare, di cui ha parlato anche la stampa moscovita e russa in generale. Secondo i media di Mosca sarebbero state migliaia le persone in piazza, ineggianti cori a favore dell’Ucraina.

Non si sono registrati incidenti. Secondo i quotidiani russi i partecipanti sarebbero stati circa 5mila, secondo l’Ap, quasi il quadruplo. Di sicuro c’è che nei mesi di guerra sono morte oltre 3mila persone, di cui in maggioranza civili. Kiev sembra voler nuovamente offrire il proprio volto pacifista al mondo, dopo che il presidente Poroshenko, alcuni giorni fa, aveva chiesto esplicitamente armi pesanti agli Stati uniti. Si tratta dunque di un consueto balletto propagandistico che non pare in grado di risolvere la situazione.