La Lega Nord stava preparando le cose in grande, quest’anno a Pontida (Bergamo), per lo storico raduno sul «suolo sacro» del Po: parcheggi riservati alle donne incinta o puerpere, ma solo se eterosessuali, coniugate e comunitarie.

È tutto scritto nero su bianco sul regolamento comunale approvato dal consiglio che si pone «l’obiettivo di promuovere il sostegno alle famiglie naturali», ossia quelle «formate dall’unione di un uomo ed una donna a fini procreativi». E l’articolo 4 del regolamento esclude dall’accesso alle cosiddette «strisce rosa» tutte le donne che non sono «appartenenti ad un nucleo familiare naturale» e tutte quelle che non sono «cittadine italiane o di un paese membro dell’Unione Europea».

Ci sarebbe da ridere se non fosse tragicamente vero. Solo che ieri, dopo che la diffusione della notizia, il sindaco Luigi Carrozzi ha fatto marcia indietro che ha annunciato: «Domani il primo atto sarà la modifica del regolamento. I parcheggi rosa sono destinati a tutte le mamme, senza alcuna distinzione».