L’annuncio di Giuliano Poletti è stato talmente inaspettato che per un attimo ha spiazzato i sindacati presenti ieri all’incontro convocato dal ministro del Welfare: «Nel ddl Lavoro che presenteremo a giorni ci sarà l’Agenzia unica per le attività ispettive, che servirà a coordinare la vigilanza del ministero, Inps, Inail e Asl». Il ddl è la riforma generale del Jobs Act, che il governo punta a far approvare entro fine anno. Il cammino in Parlamento sarà lungo, e bisogna ancora vedere la proposta nel dettaglio, ma intanto c’è da registrare che l’esecutivo ha fatto propria una richiesta avanzata dagli ispettori.

La tensione negli ultimi mesi era salita dopo le sempre più frequenti aggressioni, fisiche e verbali, subite dagli ispettori: diversi imprenditori, dopo il suicidio di un panettiere di Napoli lo scorso febbraio, avevano cominciato a demonizzare la vigilanza.

Il ministro si è detto anche disponibile a organizzare una campagna di informazione che illustri al grande pubblico l’importanza dei controlli: «Preferisco farla quando avremo una legge, in senso positivo, piuttosto che alzare i toni quando veniamo attaccati, per non dare adito ad accuse denigratorie», ha spiegato Poletti ai sindacati, che recentemente avevano lamentato il silenzio del ministro (a parte una nota del 7 marzo e un’altra, successiva alle proteste, del 20 maggio).

«Sulle risorse, orari, indennità, assicurazione e altri temi saranno aperti due tavoli – spiega Giuseppe Palumbo, Fp Cgil – Poletti ha detto che ci convocherà entro fine giugno».