Per il leader di Podemos Pablo Iglesias la crisi greca è il risultato di una «operazione mafiosa di terrorismo finanziario», attuata «contro un governo che ha dimostrato di essere pienamente disponibile ad un accordo». Secondo Iglesias il blocco delle trattative è dovuto «a un intervento diretto della direttrice del Fmi Christine Lagarde, appoggiata dalla cancelliera Angela Merkel, e stranamente dal governo spagnolo»: «Chiedono al governo greco che tagli le pensioni, aumenti l’Iva, l’elettricità, il latte».

L’ideologo di Podemos Juan Carlos Monedero ha paragonato la crisi greca con «la situazione che l’Europa ha vissuto nel 1939 con l’invasione tedesca della Polonia».

Per Monedero i paesi del Sud, Italia, Spagna, Portogallo o Francia, devono essere «consapevoli che la sorte della Grecia è la sorte di tutti noi». IRafa Mayoral ha accusato Fmi e Bce di volere «rovesciare un governo eletto democraticamente».