51 a 50 a favore di uno stop a Planned Parenthood, i fondi federali Usa per le cliniche che offrono contraccettivi, mammografie e pap test alle donne che non possono permetterseli. Ancora una volta il (raro) voto del vicepresidente Mike Pence è decisivo nel senato.

Pur di rompere il pareggio – che avrebbe mantenuto i fondi stabiliti da Obama – il numero due di Trump si è precipitato dalla Casa bianca chiedendo una pausa di un’ora dei lavori dell’aula.

Secondo Reuters, perfino un repubblicano da tempo malato e appena operato alla schiena (Isakson della Georgia) si è presentato a sorpresa a votare. Il voto definitivo sullo stop è atteso per oggi. L’aborto (per ora) non è coinvolto ma la rivolta dei democratici e delle donne è irrefrenabile.

I repubblicani sfruttano un’oscura legge del ’96 (fu usata 1 sola volta, ma già 12 da febbraio) che consente al Congresso di rovesciare tutte le leggi approvate da fine maggio in poi.