Per la Liberia il Covid – circa 2 mila casi e 85 morti ufficiali – sembra una preoccupazione relativa. Soprattutto dopo che il ministro della Salute della Guinea-Conakry, Remy Lamah, ha comunicato la morte di quattro persone che avevano contratto l’Ebola nella città di Gouecke, vicino al confine nord-orientale della Liberia.

Ieri il presidente liberiano George Weah, ex stella del calcio internazionale, ha assicurato in un comunicato stampa che il governo di Monrovia ha messo in allerta le agenzie sanitarie del Paese. Weah si è detto pronto «garantire che la Liberia agisca in modo proattivo, in modo da evitare qualsiasi situazione epidemica che possa ricordare quella a cui il Paese ha assistito nel 2014».

Dal 2014 al 2016 la LIberia insieme alla confinante Guinea subì la peggiore epidemia di Ebola della storia, in seguito alla quale sono morte circa 5 mila persone secondo i dati ufficiali. Sui nuovi casi, registrati anche in Congo pochi mesi dopo che il virus era stato dichiarato sconfitto, l’Oms ha chiarito che isolate infezioni post-epidemia sono abbastanza nella norma.