Lo spoglio va molto a rilento, ma a oltre due terzi di sezioni scrutinate il candidato del centrosinistra alla guida della Basilicata, Marcello Pittella, fratello di Gianni, viaggia oltre il 60% e quindi si appresta a diventare il nuovo governatore della regione. Si ferma attorno al 20% il candidato del centrodestra, Salvatore Di Maggio, mentre Piernicola Pedicini, del Movimento 5 Stelle, è poco sopra il 10%. A scrutinio ancora in corso, quello che è certo è il crollo dell’affluenza, con il 15% di elettori in meno rispetto alle elezioni del 2010. Alle urne si è recato soltanto il 47,62% degli aventi diritto. In particolare, nella provincia di Matera si è registrato un calo di votanti di oltre il 20%.

Per quanto riguarda i partiti, il Pd rispetto a tre anni fa cede circa il 3%, arrivando poco sopra il 24. Più sensibile la discesa del Pdl che perde per strada circa 6 punti percentuali e si ferma al 13%. Confrontato con quello delle ultime elezioni politiche, nonostante il tour di Beppe Grillo con i comizi a Potenza e Matera, è negativo il risultato del Movimento 5 Stelle che nella regione a febbraio aveva ottenuto circa 15 punti in più.

Il quasi presidente Pittella, soprannominato «il gladiatore» dopo aver vinto a sorpresa le primarie e dopo la riammissione della lista a lui collegata, in attesa del dato definitivo si sofferma sul crollo dell’affluenza: «Un grido di allarme – dice – e un messaggio chiaro alla classe dirigente lucana che va preso in seria considerazione. Nessun futuro, nessuna rivoluzione democratica, nessun nuovo buon governo potranno realizzarsi senza riportare questa metà regione dalla nostra parte».

Nelle schede scrutinate sono stati trovati parecchi scontrini: un riferimento all’inchiesta «rimborsopoli» con indagati amministratori e consiglieri regionali che, in molti casi, avevano modificato appunto gli scontrini per ottenere un rimborso più alto. Su altre schede gli elettori hanno scritto insulti, e soprattutto «ladri».