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Pisapia fa i conti con i soldi che non ci sono

Pisapia fa i conti con i soldi che non ci sonoIl sindaco di Milano Giuliano Pisapia

MILANO Dopo il rimpasto di giunta, Palazzo Marino di nuovo alle prese con i tagli

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 26 marzo 2013

Giunta nuova, ma stesso vecchio problema: i soldi sono sempre meno. Dopo il licenziamento piuttosto brutale dell’assessore alla Cultura Stefano Boeri e il rimpasto di giunta seguito alle elezioni (molti uomini e donne di Pisapia si sono candidati e si sono dimessi), adesso bisogna rimettersi al lavoro. Ormai il mandato è quasi al giro di boa e la città è ancora in attesa di ritrovare nelle politiche di Palazzo Marino almeno un soffio di quel vento del cambiamento che tanto aveva fatto sognare i milanesi, e non solo loro.

Anche il sindaco è consapevole che c’è bisogno di un rilancio, ma purtroppo la crisi picchia duro, il governo Monti ha maltrattato gli enti locali e il nuovo governo non c’è e non potrà che fare economia. E allora? La parola d’ordine è «sobrietà». Un termine «gentile» ma sempre più odiato dai cittadini perché, come Monti ha dimostrato, significa solo tagli o quanto meno razionalizzazione di ogni spesa.

L’altra sera la nuova giunta si è ritrovata a fare i conti per la prima volta con il nuovo assessore al bilancio, Francesca Balzani, l’euro deputata del Pd chiamata a sostituire Bruno Tabacci. Con lei sono al debutto in giunta, Carmela Rozza, ex capogruppo Pd a Palazzo Marino, il cui nome fa venire i capelli dritti a qualsiasi milanese che sia vagamente di sinistra, e Filippo Del Corno, l’assessore alla Cultura che ha rimpiazzato Boeri. Balzani ha intenzione di chiudere il bilancio entro il 30 giugno e ha sottolineato la necessità di «governare la spesa». L’unico settore intoccabile è quello del personale. Tutto il resto andrà rivisto e in molti casi ridimensionato. Ma c’è anche la necessità di individuare pochi progetti su cui puntare le risorse disponibili.

La politica di «sobrietà» è stata confermata ieri da Giuliano Pisapia a margine dell’inaugurazione dell’infopoint per Expo 2015 in Largo Cairoli. Il bilancio dovrà subire una «cura dimagrante», ha detto il sindaco. «Purtroppo in tutta Italia e in tutta Europa ogni bilancio subirà una cura dimagrante. Ho chiesto al nuovo assessore Balzani di fare una rivisitazione di tutti i bilanci degli ultimi cinque anni per capire che cosa è possibile fare per arrivare all’obiettivo». Balzani ieri è intervenuta per la prima volta in consiglio, ha ammesso le difficoltà, ha ribadito che la priorità sarà tutelare i servizi alla persona e ha chiesto una riunione dei capigruppo: «Serve una grande sforzo di condivisione e non più di contrapposizione. Deve essere un momento di gioco di squadra in giunta».

A Stefano Boeri, accusato di attentare alla «collegialità» dell’amministrazione, devono essere fischiate le orecchie. Pisapia, inoltre, ha commentato sul sito dell’Anci l’annuncio del governo che nei giorni scorsi ha promesso di sbloccare le risorse degli enti locali per pagare le imprese. «A Milano siamo sostanzialmente in regola – ha scritto – ma è evidente che sono moltissimi i comuni che si trovano in difficoltà e anche l’amministrazione milanese deve affrontare una situazione di bilancio particolarmente delicata». Per questo Pisapia ha invitato il governo a passare dalle parole ai fatti. Infine il sindaco ha ribadito che non vorrebbe tagliare gli investimenti in programma per Expo. Già, Expo. La fiera internazionale del 2015 che dovrebbe portare tanti soldi e visitatori a Milano, per ora è una spesa e un obbligo che rischia di assorbire quasi tutte le risorse e le energie di una giunta che era nata con ben altri orizzonti.

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