Accusato e processato per stalking nei confronti dell’ex fidanzata, prosciolto per intervenuta prescrizione ma contestato a più riprese dall’associazionismo femminile (e non solo) pisano, ora l’attore e regista Andrea Buscemi è uscito dalla giunta del sindaco leghista Michele Conti, di cui è stato assessore alla cultura, in quota salviniana, per poco più di un anno. Nello spiegare i motivi del rimpasto di giunta, l’amministrazione comunale ha reso noto che Buscemi è stato avvicendato del neo assessore Pierpaolo Magnani assecondando la “sua rinuncia a continuare per motivi personali”. I retroscena politici nella città della Torre Pendente indicano comunque per l’attore un possibile nuovo incarico nel settore della cultura, da parte dell’amministrazione comunale di Montecatini Terme, anch’essa governata dal partito di Matteo Salvini. Per certo per le femministe pisane, che la scorsa estate raccolsero decine di migliaia di firme – inviate anche al Quirinale – per chiedere che non rivestisse incarichi pubblici, l’addio di Buscemi ha il sapore di una liberazione. “Oggi è un buon giorno per Pisa e per tutto il paese – osserva in proposito la presidentessa dell’associazione Casa della donna di Pisa, Carla Pochini – da un anno aspettavamo questa revoca, per la quale ci siamo battute duramente, manifestando a più riprese in piazza e in consiglio comunale, e promuovendo anche una petizione online che in poche settimane ha raccolto oltre 45 mila firme”. Nel rimpasto della giunta comunale pisana c’è spazio anche Sandra Munno alla pubblica istruzione, che subentra nel ruolo che è stato di Rosanna Cardia. In questo caso sia la subentrante che la sostituita sono in quota Fratelli d’Italia.