Ha fatto discutere molto, ieri, la rinuncia, da parte dell’economista francese Thomas Piketty, alla nomina a vavaliere della Legione d’onore, uno dei massimi riconoscimenti dello Stato francese. Piketty, autore del best seller Il capitale nel XXI secolo, nel quale denuncia la crescente disuguaglianza tra ricchi e poveri nel mondo e nel quale propone una tassazione progressiva sui grandi capitali (per questi motivi è considerato da alcuni addirittura una sorta di Carlo Marx del nuovo millennio), ha detto no al governo socialista di Francois Hollande e Manuel Valls, sempre più a fondo nei sondaggi, «perché non penso che sia il ruolo del governo quello di decidere chi onorare, farebbero meglio a consacrarsi al rilancio della crescita in Francia e in Europa». Piketty dirige l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi e ha venduto un milione e mezzo di copie del suo libro in tutto il mondo. Nei giorni scorsi, in un’intervista a Repubblica, aveva difeso il leader di Syriza Alexis Tsipras, che «ha molto ammorbidito le sue posizioni. Si è rivelato un leader fortemente europeista, una posizione che si assesterà ulteriormente se, come probabile, dovrà formare un governo di coalizione». Per l’economista, che ha tracciato diversi scenari per il continente, «Syriza farà valere le sue posizioni in Europa, ma non sarà un male, anzi».

Secondo Piketty c’è una «tensione» in Europa che è «arrivata a un punto tale che in un modo o nell’altro scoppierà, entro il 2015». Tre gli scenari possibili: «una nuova crisi finanziaria sconvolgente; l’affermazione delle forze di destra che realizzano la coalizione di cui stanno mettendo le basi incentrata sul Front National in Francia e comprendente la Lega e forse M5S; oppure uno choc politico proveniente da sinistra, con Syriza, gli spagnoli di Podemos, il Pd, quel che resta dei socialisti francesi».Per questo bisognerebbe intervenire con una «revisione totale dell’attuale politica basata sull’austerity, che sta soffocando qualsiasi possibilità di recupero in Europa, a partire dal Sud dell’Eurozona». Rinegoziare i debiti, allungare le scadenze, condonarne una parte.

A differenza di Picketty, non ha rifiutato la «decorazione» di ufficiale della Legion d’Onore il neo Premio Nobel per la letteratura Patrick Modiano.