Sono intime e dolorose le canzoni, undici, di Obtorto Collo, l'album che segna il debutto solista di Pierpaolo Capovilla, voce del Teatro degli Orrori e nei Novanta di una delle principali band del periodo, gli One Dimensional Man. Duro, preciso e spietato, il cantante veneto, classe 1968, usa le parole con attenzione. Evita le ridondanze, trascura le iperboli, perché da sempre racconta storie che affondano a piene mani nel sociale, in un paese squassato dai giochi politici, dalla lottizzazione, dalle mafie e dalle discriminazioni. Bada all'essenziale e lo fa per una volta senza usare il linguaggio del rock, spiazzando i...
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Pierpaolo Capovilla, lo chansonnier di un paese al collasso
Incontri. Esordio solista per il leader del Teatro degli Orrori. «Obtorto Collo» è un disco lontano da forme e linguaggi rock. «Gli ultimi, gli emarginati sono la mia ispirazione»