Più che alla Leopolda, il primo pensiero di Gianni Cuperlo (e un video in apertura del congresso) ha ricordato il 46esimo anniversario della strage di Piazza Fontana. Ieri a Milano due manifestazioni hanno commemorato le 17 vittime e gli 87 feriti della bomba esplosa il 12 dicembre 1969 nella Banca Nazionale dell’Agricoltura. Nel corteo ufficiale guidato da Giuliano Pisapia – «Non è un rito stanco ma la memoria di una strage infame e una ferita che il tempo non rimargina», ha detto il sindaco – c’era anche Susanna Camusso.

Mentre circa 500 persone hanno sfilato in un secondo corteo dietro lo striscione «Strage di Stato, mano fascista Milano non dimentica», seguito da quello nero degli anarchici della Ghisolfa dedicato a Pinelli. Intanto la vedova e le due figlie del ferroviere anarchico precipitato il 15 dicembre ’69 da una finestra della Questura hanno accettato ieri l’invito del nuovo prefetto di Milano, Marangoni, ad incontrarle.