Il corteo degli studenti e dei movimenti entra tra gli applausi in piazza della Loggia. E’ stato questo il momento più bello e toccante del 39esimo anniversario della strage del 28 maggio 1974. Un incontro tra generazioni diverse che non hanno nessuna intenzione di dimenticare. Unite dalla resistenza ai fascismi vecchi e nuovi. I ragazzi, circa un migliaio, hanno sfilato per il centro cittadino blindato dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. L’ingresso in piazza era stato vietato dal questore. Lo stesso che dopo solo 10 giorni di servizio era stato aspramente criticato dal Pdl per come aveva gestito la piazza in occasione del contestatissimo comizio di Berlusconi. Si temevano contestazioni anche oggi, ma non ci sono state. L’unico rappresentante dello stato presente è stato il presidente del senato Piero Grasso che ha solo salutato dal palco ben prima dell’arrivo del corteo.

 

Alle 10,12 – l’ora esatta in cui scoppiò la bomba – otto rintocchi di campane hanno ricordato le vittime. I militanti della Cgil e le altre persone presenti si sono stretti in un minuto di silenzio. Dal palco Manlio Milani, presidente dell’associazione delle vittime, ancora una volta ha chiesto giustizia. Ai giornalisti Piero Grasso ha annunciato di volersi impegnare perché venga istituita una commissione parlamentare che abbia il compito di fare chiarezza su tutte le stragi. “Penso che nel mio nuovo ruolo – ha detto – l’unica aspirazione che posso avere è quella di una commissione parlamentare per cercare di ricostruire quello che è possibile, o per la storia, o per una maggiore comprensione, o per avere qualche elemento per ricominciare le indagini”. Il presidente del Senato ha aggiunto che è stato compreso il contesto della strage di piazza della Loggia ma senza trovare i colpevoli. Si attende ancora che la Cassazione si pronunci sulle assoluzioni dei due precedenti gradi di giudizio.

 

Il presidente della Repubblica ha inviato un messaggio a Manlio Milani. Per Napolitano “nulla deve restare intentato per giungere all’accertamento della verità e delle responsabilità” e il ricordo deve essere “monito per i giovani contro ogni forma di fanatismo, di odio e di violenza”.