Il governo italiano finalmente si è costituito parte civile nel processo al cosiddetto «piano Condor». Soddisfazione delle associazioni Progetto Diritti e Antigone. Su richiesta della procura della Repubblica di Roma, l’udienza preliminare si terrà il prossimo 11 ottobre.
Il processo, com’è noto, prende il nome dall’accordo di cooperazione poliziesca tra le dittature sudamericane per la repressione delle libertà civili e politiche in America Latina, ed ha come oggetto decine di sequestri e omicidi avvenuti in diversi paesi del Sud America. «Si tratta – dichiarano gli avvocati di parte civile Arturo Salerni, Mario Angelelli e Simona Filippi e il presidente di Antigone Patrizio Gonnella – del primo grande processo a livello internazionale contro questa spietata operazione di polizia, che avviene a quaranta anni dal ‘golpe cileno’ contro il presidente Allende e dalla terribile vicenda dei desaparecidos». A Roma si chiede di arrivare al dibattimento nei confronti di 35 imputati – due cittadini boliviani, 12 cileni, 4 peruviani e 17 uruguaiani – per il loro coinvolgimento nell’uccisione di 23 cittadini italiani tra il 1973 ed il 1978.