È deceduto in un ospedale di Baltimora, dopo tre giorni di agonia, il 21enne african-american Tawon Boyd, vittima molto probabilmente dell’ennesimo episodio di eccessivo uso della forza da parte della polizia contro un giovane nero. Gli agenti gli sono piombati in casa domenica mattina dopo una chiamata di soccorso della fidanzata, riferisce il Baltimore Sun, secondo la quale era in preda a una crisi. Sostengono di averlo trovato in uno stato di grande agitazione e di aver provato a immobilizzarlo, ma lui avrebbe opposto resistenza e nella colluttazione, sostiene sempre il rapporto della polizia, tre agenti sono rimasti feriti.

Secondo alcuni dei presenti e la famiglia invece l’arresto sarebbe subito degenerato in un vero e proprio pestaggio, quando era evidente che il ragazzo era in preda a una crisi e aveva piuttosto un urgente bisogno di cure mediche.

Sul corpo del ragazzo la procura ora ha disposto l’autopsia. Boyd è il terzo neroamericano a morire in tre giorni per la violenza della polizia negli Stati uniti.