In Perù una proposta di legge prevede la costruzione di alcune autostrade nelle zone più remote dell’Amazzonia. Secondo le federazioni indigene che stanno lottando contro questa proposta, le nuove autostrade potrebbero danneggiare diverse aree protette, cinque riserve per le popolazioni e quattro parchi nazionali. C’è chi parla addirittura di etnocidio. «Per quelle popolazioni – ha detto Julio Cusurichi Palacios, già vincitore del premio Goldman Environmental Prize – un’autostrada significherebbe la morte». L’uscita forzata dall’isolamento porterebbe nuove malattie e la dipendenza da un mondo esterno rapace che molto spesso si regge anche su economie illegali.