Lunga giornata di perquisizioni, ieri, nelle sedi di Rfi – Rete ferroviaria italiana – e Trenord, in cerca di documenti che possano far luce sull’incidente ferroviario di Pioltello. Intanto la procura di Milano ha diffuso un appello ai cittadini perché possano fornire tutte le informazioni utili: e in serata erano già arrivate decine di segnalazioni, hanno spiegato gli inquirenti. L’incidente, avvenuto giovedì scorso, ha causato la morte di tre donne e il ferimento di 46 persone.

Contestualmente alle perquisizioni effettuate dalla Polfer di Milano – ritenute «routinarie», ma che sono durate molte ore – sono stati notificate alle due società le informazioni di garanzia. Dunque, Rete ferroviaria italiana (gestrice della rete) e Trenord (proprietaria dei treni), dopo i quattro avvisi di garanzia ai loro vertici recapitati due giorni fa, risultano ora formalmente indagate in relazione alla legge 231 del 2001, relativa responsabilità amministrativa degli enti.

Nel corso delle perquisizioni sono stati acquisiti anche documenti sugli investimenti fatti dalle due società ferroviarie, soprattutto per quanto riguarda quelli sulla sicurezza. Sono centinaia i documenti cartacei e informatici che interessano alla Procura: tutto materiale che servirà ad accertare e ricostruire, quindi, non solo gli investimenti fatti sulla rete ferroviaria, ma anche il rispetto degli standard di sicurezza, gli interventi per la manutenzione dello specifico tratto di linea in cui è avvenuto l’incidente, il rispetto dei tempi e dei cronoprogrammi.

Questi documenti si aggiungeranno alla prima relazione della polizia ferroviaria e dei vigili del fuoco che è stata depositata ieri mattina in procura. Insieme agli elementi raccolti nei giorni scorsi – dal pezzo di 23 centimetri staccatosi dalla rotaia alla tavoletta di legno infilata come zeppa sotto il giunto del binario – e a quelli che verranno raccolti con l’ispezione dei carrelli dei vagoni che sono scarrocciati, la relazione confluirà nella super consulenza disposta dalla magistratura.

Su disposizione della procura di Milano, in tutte le stazioni tra Cremona e Treviglio è stato affisso un volantino per invitare le persone che erano a bordo del treno deragliato a contattare magistrati e forze dell’ordine. Nel foglio, «si invitano cortesemente tutti i passeggeri presenti sul treno n. 10452 al momento del sinistro ferroviario del 25 gennaio a prendere contatti con la sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Milano scrivendo alla mail: maurizio.ghezzi giustizia.it oppure chiamando il numero 02.88456893 (Centrale operativa Polizia locale di Milano) lasciando i propri recapiti in modo da essere contattati».

Al momento sono quattro gli iscritti nel registro degli indagati: Maurizio Gentile e Umberto Lebruto, rispettivamente ad e direttore della produzione di Rfi; Cinzia Farisé e Alberto Minoia, rispettivamente ad e direttore operativo di Trenord. Le accuse sono di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Inoltre, come detto, sono state indagate anche le due società.