Trentasette anni dopo il suo scioglimento il Perigeo torna, seppur per «metafora discografica», in pista e si ipotizza una breve riunione per Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea, Claudio Fasoli, Bruno Biriaco e Tony Sidney. L’occasione è l’uscita – per i tipi della SonyMusic – di Perigeo Antologia, un cofanetto speciale in sette cd dal ricco booklet di 52 pagine curato da Marco Giorgi. Gli album del cofanetto – riproposti senza nuove masterizzazioni ed in una riedizione rigorosa ma «non anastatica» – sono i sei a suo tempo pubblicati dalla RCA più un doppio Live in Italy 1976 che editò l’etichetta Contempo. Si aggiunge un dvd con una complessiva cinquantina di minuti dell’esibizione del 1993 ad Umbria Jazz, del concerto del 2008 al Parco della Musica e di un’intervista – ricca di riferimenti al contesto sociale e politico degli anni ’70 – realizzata nello stesso anno alla Casa del Jazz.

Durante l’incontro di presentazione sono intervenuti tutti i cinque membri della band, che insieme a Luciano Rebeggiani (Sonyclassical) e Luciano Linzi hanno messo a fuoco quella particolare esperienza di cinque anni, nata nel 1971 (finita nel 1977) da una felice intuizione di Giovanni Tommaso e sostenuta da Franco D’Andrea. Si trattava di inventare un jazz elettrico europeo che, partendo dagli esperimenti di Miles Davis, tracciasse una propria strada assumendo ed assorbendo la dimensione elettrica ed alcuni stilemi del rock, la dilatazione delle forme, la sperimentazione timbrica, la ricerca e il contatto con un pubblico giovanile.

Coinvolte le «matricole» Bruno Biriaco, Claudio Fasoli e Tony Sidney, l’avventura del Perigeo ebbe uno strepitoso successo italiano ed europeo, con centinaia di concerti (ed il meglio accadeva dal vivo, ha ricordato D’Andrea) fan che ancora oggi – tramite i social network – celebrano quel gruppo e le sue rischiose libertà artistiche. I cinque musicisti hanno, infatti, ricordato la difficoltà allora nel far passare a livello di critica un progetto jazz-rock, rivendicando altresì la forza, il coraggio e la visionarietà del Perigeo che fu sciolto da Giovanni Tommaso solo perché a fronte di un grandissimo impegno il risvolto economico risultava minimo. Nessuna star e nessun revival, solo cinque grandi musicisti, invece, consapevoli di una stagione della loro carriera che ha avuto conseguenze di breve e lungo termine. Nel 2015 – annuncia intanto la Sony – è prevista un’altra uscita relativa a un live in studio inedito del 1971.