Sul Monviso, l’editore Fusta di Saluzzo ha pubblicato numerosi volumi, tra cui Nina devi tornare al Viso (2021, pp. 172, €15,90), la biografia romanzata di Alessandra Re Boarelli, la venticinquenne di Verzuolo che stava per giungere in cima al Monviso una settimana prima della comitiva guidata da Quintino Sella.
Era l’estate del 1863, il maltempo e l’indecisione della guida impedirono alla giovane piemontese di andare fino in cima. Ci riuscirà il 16 agosto dell’anno successivo. A narrare le vicende della pioniera dell’alpinismo italiano è Linda Cottino, presidente dell’Associazione ValSusa Filmfest e coordinatrice delle guide turistiche Marco Polo per la casa editrice Edt.

PER LA RICCHEZZA di immagini e testi, si segnalano Il Bel Viso. La montagna che guarda gli uomini di Enrico Camanni e Fulvio Beltrando (2019, pp. 190, €39,90) e Monviso. L’icona della montagna piemontese di Roberto Mantovani con contributi di Stefano Fenoglio, Enzo Cardonatti e Alberto Costamagna con la curatela fotografica di Livio Ruatta (2016, pp. 208, pp. 39,90).
Per gli appassionati di passeggiate, il torinese Paolo Calvino propone trenta giornate di cammino attraverso i luoghi che hanno segnato la storia della ribellione al nazifascismo nel cuneese. La sua guida, appena data alle stampe, si intitola Il Cammino nella Resistenza. Dalla Valle Varaita alla Valle Belbo. Trenta escursioni lungo i sentieri della lotta partigiana (2021, pp. 158, €16,50). Per gli amanti delle acque termali, tra questi percorsi ve ne sono alcuni che conducono anche alle rinomate località di Valdieri e Vinadio. Il volume include informazioni dettagliate sia sulla storia sia su quanto necessario per una piacevole gita fuori porta. In località Sant’Antonio, la cooperativa di comunità Viso a Viso offre ospitalità nella foresteria (24 posti in camerata, 20-25€). Adiacente, la Merenderia Alpina con piatti del posto.
Alla montagna bisogna avvicinarsi con cautela. È questo il messaggio del romanziere Nicolas Crunchant. Protagonista del suo giallo Appuntamento fatale al Clot Sablé. Non c’è pace nella riserva del Monviso (2021, pp. 230, €15,90) è Franck Verbier, guardia della riserva naturale del Monviso, un’oasi di pace sospesa tra il Queyras francese e l’alta Valle del Po.

È QUI che Franck è costretto a fronteggiare i misteriosi accadimenti che coinvolgono una strana signora che ogni 23 giugno si ostina a compiere un pellegrinaggio sulle sponde protette del piccolo lago di Clot Sablé, una zona incantevole in cui è però severamente vietato avvicinarsi quando le pernici bianche vi depongono le uova.